Amla: proprietà, benefici e controindicazioni

L’amia è un frutto poco conosciuto ma ricco di proprietà incredibili. Scopriamo insieme quali sono e perché fa bene alla salute.

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L’amla, nota anche come uva spina indiana, è un frutto molto usato nelle pratiche Ayurvediche. Di piccole dimensioni, grazie alle sue molte proprietà benefiche è molto importante per la salute.
La medicina tradizionale indiana ne fa uso da quasi 1000 anni, scoprite insieme a noi di CheDonna.it tutto ciò che l’Amla può dare al nostro organismo, soprattutto al sistema immunitario.

Tutto sull’amla: proprietà, controindicazioni e curiosità

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L’amla (Phyllanthus emblica) appartiene alla famiglia delle Euphorbiacee ed è originaria del Sud-Est asiatico. E’ un frutto dalle dimensioni ridotte ma dal gusto intenso che ricorda vagamente le susine e le prugne, ma con una nota leggermente acido/amara. Per questo motivo di rado viene consumato da solo.

Nota anche come Indian Gooseberry, l’amla è un frutto tondo di colore verde chiaro, quasi trasparente, con dentro un unico seme verde.
L’amla è molto apprezzata per le sue qualità antiossidanti, aiuta infatti il sistema immunitario a combattere i radicali liberi e rallentare l’invecchiamento cellulare.
Il suo apporto di sali minerali, flavonoidi, vitamina C e fibre è un valido aiuto per il nostro organismo. Vediamo insieme quali sono le proprietà dell’Amla:

Aiuta a tenere sotto controllo il diabete: grazie alle fibre che rallentano l’assunzione di zuccheri, le bacche di amla hanno un effetto al ribasso sulla glicemia nel sangue essendo d’aiuto a chi soffre di diabete di tipo 2.
Migliora la digestione: complici le fibre e le vitamine, l’amla aiuta a regolarizzare le funzioni intestinali e ad alleviare i sintomi di malattie come la sindrome da colon irritabile.
Fa bene agli occhi: grazie all’apporto di vitamina A, aiuta a migliorare la vista e riduce i rischi di congiuntivite e degenerazione maculare, oltre che alleviare i problemi oculari dovuti all’età.
Aiuta il sistema immunitario: potassio, vitamine e fibre, ma anche flavonoidi, alcaloidi e polifenoli, rendono l’amla un potente antiossidante, antiinfiammatorio ed anti batterico.
Sostiene la memoria: grazie alla sua funzione antiossidante, che riduce il tasso di radicali liberi, nell’organismo, e l’elevata concentrazione di vitamine, l’amla aiuta l’organismo a produrre norepinefrina, un neurotrasmettitore che migliora la capacità mnemonica, migliora le funzioni cerebrali e combatte la demenza.

L’amla pare sia anche un aiuto per combattere la caduta dei capelli. Le sue proprietà consentirebbero, infatti, di contrastarne il deperimento rinforzando i follicoli e regolando la produzione sebacea degli stessi. Gli impacchi di amla consentono una maggior forza e lucentezza ai capelli.

Calorie e valori nutrizionali dell’amia

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Questi i valori medi per una quantità di 100 g. di amla:

  • Calorie: 44
  • Proteine: 1 g
  • Carboidrati: 10 g
  • Zuccheri: 0 g
  • Grassi: 0,5 g
  • Vitamina C: 30 mg
  • Calcio: 25 mg
  • Potassio: 200 mg
  • Ferro: 0,3 mg
  • Fibra: 5 g
  • Sodio: 1 mg

Ovviamente questi valori non vanno intesi come assoluti. In base alla varietà scelta, infatti, alcuni valori potrebbero essere un po’ diversi. Questa è comunque una media piuttosto attendibile che da l’idea delle tante proprietà di questo frutto.

Controindicazioni
Ad oggi non pare vi siano effetti collaterali degni di nota legati all’assunzione di Amla, se non l’avversino al suo gusto acido/amaro.
In ogni caso consigliamo sempre di rivolgersi al proprio medico curante per ogni eventuale problema o dubbio in merito.

Come assumere l’amla

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L’amla, come già detto sopra, è un frutto dal gusto decisamente particolare. Tra l’amaro e l’acido, non piace a tutti, soprattutto agli occidentali, per questo si consiglia di utilizzarla assieme ad altri frutti più dolci che ne mitigano il sapore. In India viene consumata fresca, spesso accostata ad acqua con sale e spezie piccanti.

Viene spesso utilizzata come succo, anche se diluito per attutirne l’acidità. Impiegata anche nella preparazione di piatti salati come il curry. Utilizzata per produrre salse e chutney per secondi di carne e pesce, ma anche per dare una nota di acido ai dolci. Da noi più che altro viene usata per confezionare integratori e fitofarmaci.

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