Traporti pubblici, sciopero nazionale di 4 ore: le ragioni della protesta

I trasporti pubblici chiedono considerazione, sciopero nazionale di 4 ore nella giornata di oggi per chiedere tutele sul contratto di lavoro: appello congiunto delle sigle sindacali.

Sciopero nazionale trasporti pubblici, le ragioni del dissenso (Getty Images)
Sciopero nazionale trasporti pubblici, le ragioni del dissenso (Getty Images)

I trasporti incrociano le braccia: sciopero nazionale di 4 ore previsto per la giornata di oggi, 8 febbraio, lo confermano i sindacati di categoria. In una nota congiunta le sigle sindacali fanno sapere che protestano in nome di un rinnovo contrattuale mai arrivato dopo più di tre anni d’attesa. Le forme di protesta, organizzate secondo criteri ben precisi, al fine di non creare eccessivo disagio alle altre categorie sociali (particolare attenzione agli studenti che riprendono a fatica il proprio percorso di studi in presenza), vogliono smuovere le coscienze su quello che resta un tema cardine. Specialmente in tempo di crisi economica. La Cgil rende noto qualche dato a supporto del proprio dissenso.

Trasporti pubblici in sciopero: contratto di lavoro e salario garantito, i temi della protesta

Sciopero nazionale trasporti pubblici, i motivi della protesta (Pixabay)
Sciopero nazionale trasporti pubblici, i motivi della protesta (Pixabay)

“Oltre 100mila autoferrotranvieri – sottolinea la Segretaria Confederale Tania Scacchetti – sono in attesa del rinnovo di contratto. Questione sottovalutata da ormai tre anni. La categoria continua a lavorare in condizioni di sicurezza proibitive e senza alcuna organizzazione in merito, né tantomeno una prospettiva. Ci battiamo per garantire una giusta retribuzione e un futuro dignitoso. Questo il messaggio condiviso anche con Filt, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna: si chiede, dunque, una maggiore considerazione e modernizzazione del settore per arrivare a una riforma che concepisca un nuovo tipo di mobilità, capace di includere le esigenze di lavoratori chiamati a reagire su più fronti.

L’annosa questione dei trasporti pubblici è anche al centro del dibattito di Governo. Spesso legata alla scuola, la diatriba sulla distribuzione dei mezzi va ampliata anche in un contesto generalizzato che dovrà portare – in maniera univoca e definitiva – all’unificazione delle oltre 1200 aziende presenti sul territorio per una razionalizzazione e riqualificazione del settore.

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