Come rendere carciofi teneri: ecco i trucchi per pulirli e cuocerli alla perfezione

Come rendere i carciofi teneri? Per quanto buoni, questi ortaggi possono risultare duri sotto ai denti: questo accade perché si sbaglia a pulirli e cucinarli. Scopri tutti i trucchi per cuocerli alla perfezione.

carciofi teneri
Foto di Ronile da Pixabay

Quante volte vi sarà capitato di preparare i carciofi, di prodigarvi nella loro pulizia e di cuocerli seguendo una ricetta super golosa, con il risultato di ritrovarveli duri e stoppacciosi sotto ai denti? 

Purtroppo, per quanto buoni, si tratta di uno degli inconvenienti dei carciofi, quello di risultare poco gradevoli al palato perché fibrosi e difficili da masticare. Un vero e proprio incubo che rischia di rovinare tutte le nostre ricette irrimediabilmente.

Il motivo principale per cui i vostri carciofi sono rimasti duri è che avete sbagliato qualcosa nella scelta degli ortaggi, nella pulizia degli stessi e forse nella loro cottura. Ecco i trucchi per rendere i carciofi teneri.

Ecco i trucchi per rendere teneri i carciofi

rendere carciofi teneri
Foto di Free-Photos da Pixabay

Per preparare dei carciofi teneri la prima cosa da fare è saperli scegliere quando li acquistiamo dal fruttivendolo o al supermercato. Innanzitutto è questo il periodo giusto per comprare i carciofi perché assolutamente di stagione. Tra gennaio e marzo è il periodo migliore.

È poi bene sottolineare che non tutti i carciofi sono uguali, oltre alle varietà, dovremo tenere conto anche di alcuni importanti aspetti.

1) Controllare il gambo. Non dovrà essere né nero né ammaccato.

2) Le foglie esterne devono essere di un verde intenso e non mosce.

3) La punta deve essere chiusa.

4) Quando li apriamo se sono pieni di barba significa che sono un po’ vecchi.

Detto ciò i carciofi per essere teneri sotto ai denti hanno bisogno di essere puliti in maniera minuziosa e senza avarizia.

Vediamo allora i trucchi per pulirli alla perfezione.

1) Eliminare le foglie esterne senza parsimonia. Questa è un’operazione fondamentale per la riuscita dei nostri carciofi. Se pensiamo di averne eliminate già abbastanza, leviamone ancora un altro giro. Anche se ci sembra di sprecare il carciofo, fidatevi che non è così. Le foglie dure, se non le eliminiamo in questa fase, finiremo per farlo a tavola, dopo averle ciancicate sotto ai denti senza riuscire ad ingoiarle perché davvero troppo dure e stoppacciose. Un vero incubo.

2) Spuntarli a dovere. Anche questa operazione è necessaria se non vogliamo rischiare di bucarci un dito, o peggio di ritrovarci in bocca qualche spina. Perciò armiamoci di un coltello affilato e tagliamo il carciofo a metà della sua lunghezza così da eliminare la parte più appuntita delle foglie, definite anche brattee.

3) Pulire il cuore. E ora arriviamo al cuore. Una volta che abbiamo sistemato l’esterno del carciofo dovremo occuparci della parte interna, dove si nasconde la barba, detta anche fieno. Una fastidiosa peluria sgradevole al palato che è bene eliminare. Ora, se i carciofi ci servono tagliati a metà o a spicchi, sarà molto semplice togliere la barba dal cuore. Ma quando il carciofo ci serve intero, pensiamo ad esempio ai carciofi alla romana o a quelli ripieni, dovremo allargare bene il carciofo ed entrare con un coltello o uno scavino per togliere l’antipatica peluria.

4) Pelare i gambi. Anche questa parte dei carciofi può tranquillamente essere consumata, anzi, è davvero deliziosa alla stregua del carciofo. In alcune ricette il gambo deve rimanere attaccato, pensiamo sempre ai carciofi alla romana, mentre in altre ricette non serve, ma questo non significa che debba essere gettato. Per mangiarli e renderli teneri basterà semplicemente pelarli levando tutta la parte filamentosa. A tal proposito può essere utile l’utilizzo di un pelapatate.

5) Cottura. Sono diversi i metodi per cuocerli. Possiamo lessarli, o in acqua oppure mettendoli in una pentola con un coperchio e ricoprendoli di brodo vegetale, ad esempio, facendoli cuocere finché quest’ultimo non si asciuga. Altrimenti aggiungendo del vino bianco. Anche quelli alla romana dovranno essere messi capovolti in una pentola dove, dopo averli scottati, li faremo cuocere in due dita d’acqua e coperti. Questi sono i metodi più classici per cuocerli ma ciò non ci vieta di prepararli ripieni, alla giudia e in tanti altri modi.

Carciofi
Carciofi in acqua e limone Fonte:iStock Photo

Gli ultimi due accorgimenti non riguardano la tenerezza del carciofo ma potranno tornarvi ugualmente davvero utili.

1) Non dimenticate di mettere i carciofi in ammollo con del succo di limone. Se però la ricetta non prevede che l’ortaggio abbia una sapore troppo acidulo preparate una bacinella con della semplice acqua ghiacciata. Questa operazione servirà a non far ossidare i carciofi e quindi a non farli diventare neri.

2) Infine, indossate i guanti se non volete ritrovarvi con le mani annerite. L’ossidazione avviene anche maneggiando i carciofi. Quindi meglio premunirsi e proteggere le mani.

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