Ecco perché i bambini dicono le bugie: alcuni consigli utili per i genitori

Perché i bambini tendono a dire le bugie? Ecco spiegato il motivo e alcuni consigli utili per i genitori su come devono comportarsi.

bambini bugie
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I bambini possono dire bugie a tutte le età. In genere iniziano intorno ai 2-3 anni, quando cominciano ad articolare dei piccoli discorsi e possono proseguire, man mano, a dirle fino all’età dell’adolescenza. In base al periodo in cui i bambini dicono le bugie avranno un preciso significato. Qui analizzeremo in particolare il periodo dell’età prescolare.

I bambini in età prescolare generalmente non dicono bugie perché vogliono ingannare l’adulto ma semplicemente raccontano delle piccole storie e vogliono rendersi autonomi dai genitori. Secondo gli esperti in questo caso si tratta, anzi, di un atteggiamento sano.

Si tratta dunque di una tappa fondamentale nello sviluppo cognitivo e nella crescita di un bambino. Vediamo però come i genitori devono comportarsi se un bambino dice le bugie. Ecco alcuni consigli utili.

Ecco il motivo per cui i bambini dicono le bugie

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La bugia di per sé ha un’accezione negativa. E tra gli adulti di sicuro essere un bugiardo rappresenta un modo di comportarsi deprecabile. Ma tra i bambini il discorso è un po’ diverso, specialmente se parliamo di bimbi, in età prescolare e quindi, molto piccoli.

È proprio in questo momento che i bambini iniziano a dire le bugie, anche se sarebbe più corretto definirle “storie”. In questa fase della crescita infatti i bambini devono conquistarsi una parte di autonomia dai propri genitori e questo può passare anche dal raccontare delle piccole bugie o storielle.

Questo modo di fare però non è necessariamente un voler ingannare l’adulto ma dobbiamo tenere a mente che a questa età i bambini hanno un confine molto labile tra quello che è la realtà e la fantasia. Basti pensare al fatto che credono a Babbo Natale e alla Befana.

E in questo caso è opportuno fare riferimento anche a Piaget. Lo psicologo e pedagogista svizzero sosteneva infatti che fino all’età di 6 anni circa la mente dei bambini è dominata dal pensiero magico. Questo gli permette di avere un forte senso dell’immaginazione.

Non solo, secondo gli esperti raccontare “storie” è indice di intelligenza, nonché un modo per affermarsi. E allora se un bimbo di 3 o 4 anni nega di aver fato qualcosa ma è lampante che sia il contrario come dovrebbe comportarsi un genitore di fronte a una situazione di questo tipo?

Ecco come i genitori devono comportarsi di fronte alle bugie dei bambini in età prescolare

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1) Innanzitutto la prima cosa da evitare è di dirgli che è un “bugiardo”. Non bisogna affibbiare le etichette ai bambini perché poi finiranno loro stessi per credere di esserlo, meglio lasciar perdere e andare oltre.

2) Evitare di accusarlo direttamente. Questo atteggiamento di metterlo sotto accusa finirà per fargli dire un’altra bugia. Meglio non cercare per forza il colpevole perché è controproducente.

3) Cerchiamo cosa c’è dietro a quel racconto che definiamo bugia. Perché nostro figlio non ha detto la verità? Andiamo a capire i motivi e non soffermiamoci solo su quello che ha detto.

4) Evitare punizioni. Specialmente se parliamo di bugie dette da bambini in età prescolare non ha alcun senso. Come spiegato, i bambini a questa età è normale che possano confondere realtà e finzione, quindi se dicono una cosa per un’altra non vanno puniti.

5) Cerchiamo di spiegare con esempi facili perché non dire una bugia. Ad esempio se nostro figlio ha mangiato della cioccolata a nostra insaputa e nega che l’abbia fatto raccontiamogli una storia dove mettiamo in evidenza che il bambino che l’ha mangiata ha compiuto una marachella. In questo modo capirà la morale ma la sua indipendenza e creatività non saranno intaccate.

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