Napoli: il confronto fra pro e contro per la didattica a distanza finisce in ombrellate

Un diverbio innescatosi sul tema della didattica a distanza ha scatenato un confronto abbastanza acceso a Napoli. Cosa è accaduto.

Napoli (Getty Images)

Il discorso didattica a distanza (per i più attenti “dad”) ha sempre innescato non poche polemiche soprattutto fra i genitori che hanno modi di pensare completamente diversi su questo argomento.

Il confronto è avvenuto alle porte degli uffici della regione Campania ed ha visto schierati da un lato i genitori favorevoli alla didattica a distanza e dall’altra quelli contrari alla dad stessa.

Un periodo di stress e di frustrazione dovuto alla pandemia tende naturalmente ad accendere gli animi di chi purtroppo si trova sommerso nelle cose da fare e non riesce a venirne a capo, anche in materia “istruzione”.

A Napoli sfiorata di poco una rissa a causa di una sigaretta, una mascherina e la “dad”

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Il tutto è iniziato con un diverbio per una mascherina abbassata per fumare che ha riacceso gli animi davanti alla Regione Campania dove si sono incontrati piccoli gruppi di genitori favorevoli alla “Dad” e non favorevoli alla “Dad”.

Era iniziata come un semplice scontro di opinioni per poi finire invece ad ombrellate. Bisogna dire che effettivamente ci sono stati attimi di panico iniziali proprio per lo scambio di opinioni rispetto al tema del rientro a scuola in presenza.

Ai microfoni ansa è stata riportata anche una dichiarazione da parte dell’amministratore del gruppo “Tuteliamo i nostri figli in Campania” (un gruppo che contra più di 26 mila iscritti) che ha dichiarato: “Sono stato aggredito perché ho espresso un parere a una persona senza mascherina e non ho alzato un dito. Tra coloro che sono sfavorevoli alla didattica a distanza ci sono No Mask, negazionisti. Sono agguerriti e violenti“. Queste le parole di Ferdinando Piciccio.

Ferdinando Piciccio è proprio colui che davanti alla sede della Regione Campania ha ricevuto una ombrellata in occasione del presidio dei genitori sfavorevoli alla didattica a distanza scontratisi con quelli favorevoli.

L’amministratore non ne ha mandate di certo a dire, proprio sul tema della didattica a distanza ha infatti dichiarato: “La Dad è un’opportunità che ci consente di vedere i nostri figli studiare e avere una istruzione. Mi chiedo come mai in questo momento dovremmo chiudere in delle aule i nostri ragazzi esponendoli al rischio di contagio quando invece altri luoghi come cinema e teatri sono chiusi”.

Secondo quanto riportato dall’ansa, l’amministratore del gruppo di 26 mila persone si è fatto portavoce dei genitori pro dad dicendo: “Crediamo che sia indispensabile tutelare prima di tutto la salute anche perché abbiamo visto morire i nostri cari, soffrire gli amici”.

Per poi aggiungere: “Ora è il momento di essere prudenti e attenti e la Dad è il giusto compromesso. Qualora dovesse arrivare il via libera al ritorno alla didattica in presenza, valuteremo la situazione, l’andamento dei vaccini, il numero di contagi.

Proprio a tal proposito Piciccio ha dichiarato sempre ai microfoni ansa: “Riteniamo che circa il 50 per cento delle famiglie non manderebbe i ragazzi a scuola anche perché, nonostante alcuni limiti, con la Dad le cose stanno funzionando e inoltre grazie alla Dad molti ragazzi hanno imparato a utilizzare davvero la tecnologia perché fino ad ora i pc erano usati solo per i videogiochi”.

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La situazione è però ancora confusa e si attendono ulteriori aggiornamenti.

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