Covid e festività. Visitare gli anziani in tutta sicurezza? Ecco come fare

Covid e festività natalizie; gli anziani restano i soggetti più a rischio, ma è importante restargli accanto, in un momento così delicato. Ecco come fargli visita a Natale, in tutta sicurezza. Basta seguire alcuni consigli pratici

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(Getty Images)

Emergenza sanitaria Covid-19; anche in questa fase della pandemia gli anziani restano i soggetti più fragili e sono quelli più colpiti dal virus. Sono proprio loro, infatti, a pagare un prezzo altissimo in termini di decessi. L’Italia è tra i paesi più a rischio perché ha la popolazione più vecchia del mondo, dopo quella del Giappone.

Si lavora sodo per tutelare tutti i nonni del Belpaese, che avranno un canale preferenziale anche per la vaccinazione contro il Covid. Si partirà proprio da loro, per immunizzare il più possibile. Intano l’Unione Europea si prepara al ‘V-day’ del 27 dicembre, giorno in cui in tutti i paesi membri partirà la somministrazione delle prime dosi del vaccino. In pole position c’è quello prodotto da Pfizer-BioNtech. C’è stata quindi un’accelerazione rispetto ai tempi inizialmente previsti, proprio come sottolineato dal ministro della Salute Roberto Speranza.

Sugli anziani il Covid si è abbattuto come un uragano: questo è un dato oggettivo. C’è il dovere di tutelarli, il più possibile, soprattutto durante le festività natalizie che, per quest’anno, saranno un po’ surreali, senza baci, abbracci, spensieratezza e grosse tavole per pranzi e cenoni. Gli esperti hanno avvisato per tempo. Tra le varie raccomandazioni, spicca quella dell’infettivologo Massimo Galli.Non voglio dire che gli italiani debbano digiunare – ha detto il professore – ma i cenoni familiari affollati e i grandi veglioni di Capodanno quest’anno, signori miei, ce li dobbiamo dimenticare fin d’ora”.

Il peggio non è ancora passato. L’attenzione resta alta. Un’impennata dei contagi, in questa fase, porterebbe ad una terza ondata con l’inizio del nuovo anno. Bisogna evitare che ciò accada ed ecco che, allora, il governo ha scelto la strada del rigore, introducendo misure restrittive ancora più severe per i giorni di festa. Oggi, 25 dicembre, rosso in calendario per eccellenza, tutta Italia è in zona rossa, praticamente in lockdown.

Il tema della tutela della salute è fondamentale, ma è importante anche proteggere gli affetti e non fare sentire soli gli anziani. Come poterli visitare in sicurezza, evitando che corrano rischi? Ecco una serie di consigli pratici.

Covid e anziani: consigli utili per festività in sicurezza

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In Italia si vive più a lungo; gli over 65 sono 14 milioni, circa il 23% della popolazione. Siamo uno dei paesi più longevi del mondo, con un’aspettativa di vita di 85,3 anni per le donne e di 81 anni per gli uomini. Nonostante i numeri positivi gli anziani italiani, così come quelli di altre nazioni del mondo, sono esposti ad un rischio maggiore di contrarre il Covid-19. Per loro però, il Natale, è un momento molto importante. E, allora, come incontrarli in tutta sicurezza? Potrebbe essere utile effettuare un test prima di fargli visita? Ecco alcuni consigli pratici.

Sicuramente fare un test Covid può essere molto utile perché permette di conoscere la propria condizione di salute. Si può sapere se si è stati contagiati, magari senza neppure saperlo. Lo screening preventivo, resta comunque, la strada migliore per evitare la diffusione del contagio. Nel dubbio, è sempre meglio indagare subito.

Per sapere se si è contagiosi, si può fare il test molecolare (cosiddetto tampone) oppure il test antigenico rapido. Per essere certi bisogna però non aver avuto nei 2-3 giorni precedenti nessun contatto a rischio. I test infatti rilevano il virus solo dopo 48-72 ore dall’eventuale contagio. C’è poi il test sierologico che è ancora più attendibile perché in grado di rilevare l’eventuale quantità di anticorpi sviluppati. Offre quindi un’indagine più approfondita, in grado di stabilire se il virus è stato contratto recentemente o mesi addietro, a seconda della quantità di anticorpi rintracciata.

Tutto questo per dire che, se si ha intenzione di incontrare un genitore anziano piuttosto che un nonno nei giorni di festa, ovviamente nei limiti di quanto consentito dall’ultimo decreto legge approvato dal governo, sarebbe raccomandabile fare un controllo medico preventivo, per escludere il rischio di un possibile contagio.

Chi ha contratto il coronavirus, invece, avrà una protezione naturale. Ne è convinto Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani e membro del Comitato tecnico-scientifico voluto dal governo. Chi ha già avuto il Covid – ha detto l’infettivologo – non si deve vaccinare perché ha degli anticorpi naturali. Semmai si dovrà controllare il livello di anticorpi e quando questi dovessero scendere si può considerare una vaccinazione”.

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Insomma, la raccomandazione è sempre la stessa ormai da mesi: serve ancora prudenza. Non si può abbassare la guardia, soprattutto durante le festività natalizie. Bisogna contenere i contagi, anche per evitare che una loro impennata pregiudichi la campagna vaccinale. E’ doveroso, quindi, un occhio di un riguardo per gli anziani.

 

 

 

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