Istruzione, Azzolina con gli studenti sulla chiusura: “Giusta la protesta”

Lucia Azzolina supporta gli studenti nelle proteste pacifiche per ottenere la riapertura delle scuole. Il Ministro della Pubblica Istruzione, intervenuta al convegno Anp, promette un cambio di rotta.

Lucia Azzolina sulla riapertura graduale delle scuole (Instagram)
Lucia Azzolina sulla riapertura graduale delle scuole (Instagram)

Lucia Azzolina al fianco dei giovani in protesta. Il Ministro della Pubblica Istruzione si è mostrato vicino alle nuove generazioni che sono in piazza per protestare, con i dovuti modi e le distanze adeguate, contro la didattica a distanza: “La DAD non è scuola”, il grido che si alza da alcune città. Torino in primis, la speranza era di veder tornare i giovani sui banchi con il passaggio in zona arancione.

Nulla di fatto, allora la protesta la portano avanti gli stessi studenti: “Siamo delusi, ci sentiamo presi in giro – dicono – la scuola resta chiusa ma aprono i centri commerciali”. Inoltre, simbolo del malcontento, è la giovane Anita.

Azzolina dalla parte dei giovani: “Protestano per giusta causa”

Lucia Azzolina scuola
Lucia Azzolina (Instagram)

La ormai celebre 12enne di Torino gira da giorni con cartelloni e slogan al cospetto della sua scuola (chiusa). Tanto da destare l’attenzione e l’interesse di Lucia Azzolina che, colpita dal fervore della ragazza, sottolinea: “Anita ha ragione, le scuole chiuse sono una sconfitta per tutti. Ci batteremo per la riapertura. Il Governo dia un segnale forte, l’Istruzione deve continuare ad essere una priorità. Gli studenti che manifestano pacificamente vanno ascoltati. Danno un’importante contributo alla lotta che stiamo portando avanti come comparto e settore”.

Il discorso del Ministro è arrivato forte e chiaro al convegno di Anp. Un ulteriore tassello nella battaglia sociale e politica che la Azzolina conduce dall’inizio della seconda ondata di pandemia. L’istruzione è importante: “Le scuole sono il centro nevralgico della formazione umana, sociale e politica di ogni ragazzo. Si deve ripartire dalla cultura per costruire qualcosa”, ha concluso il Ministro.

La direzione del Governo, però, sembra essere opposta: si va verso la riapertura generale del 7 gennaio. Niente deroghe o anticipazioni al 7 dicembre. Almeno per il momento la didattica a distanza dovrà continuare a scandire le giornate degli studenti. Proteste a parte.

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