Naufragio nel Mediterraneo: una nave affondata ed almeno 74 morti

Una tragedia consumatasi in mare, almeno 74 morti annegati nelle acque al largo delle coste libiche. Vediamo cosa è accaduto.

acqua potabile
acqua del mare ed onde tumultuose from pixabay

Appena ieri c’è stato un drammatico evento in cui hanno perso la vita sei persone fra cui un neonato di pochissimi mesi.

Oggi invece il conto dei morti sale con circa 74 morti al largo delle coste libiche, nello specifico intorno alla zona di Khums.

Una imbarcazione affondata per le intemperie del mare e per motivazioni ancora non del tutto chiarite e che ha portato alla morte in mare di uomini, donne e bambini.

Secondo quanto reso noto dalla Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) l’imbarcazione affondata trasportava oltre 120 persone, tra cui donne e bambini.

In Agosto invece aveva preso fuoco una barca con 21 immigrati a bordo nella zona della Calabria, con risultato 3 morti ed un disperso.

Quella di oggi è una tragedia in mare che si aggiunge alle tante altre, vediamo in dettaglio.

120 persone coinvolte nel naufragio di una nave nelle acque del Mediterraneo: morti e dispersi

Naufragio
persone su di un barcone che tentano di attraversare il mare Getty Images

Sembra che siano 47 i sopravvissuti che sono stati portati a riva dalla Guardia Costiera libica e da alcuni pescatori del posto.

31 sarebbero invece i corpi che sono stati recuperati ad ora.

Secondo quanto riportato invece poco più tardi si sarebbero aggiunte altre 20 vittime del mare, migranti annegati nel tentativo di attraversare le acque.

Medici senza Frontiere è stata l’organizzazione che per prima ha lanciato la notizia, aggiungendo che lo staff dell’organizzazione a Sorman, in Libia, sta assistendo tre donne che risultano essere le sole superstiti del naufragio.

Le tre donne, fanno sapere tramite i social, sono state tratte in salvo da pescatori locali e sono attualmente in stato di shock e terrorizzate dopo avere visto i loro cari scomparire tra le onde e morire sotto i loro occhi.

Un bilancio altissimo in termini di vite umane di chi cerca di fuggire dalla Libia. Secondo Oim almeno “novecento persone sono annegate nel Mediterraneo cercando di raggiungere le coste europee, alcune a causa di ritardi nel salvataggio”.

Per Federico Soda, capo missione dell’Oim Libia “la perdita di vite umane nel Mediterraneo è una manifestazione dell’incapacità degli Stati di intraprendere un’azione decisiva per dispiegare un sistema di ricerca e soccorso quanto mai necessario in quella che è la rotta più mortale del mondo“.

Un bollettino di morte che però non sembra rallentare gli sbarchi in territorio italiano.

Barconi approdati in territorio italiano: circa 156 migranti in totale

nave milazzo cronaca
nave bianca from web source

Oggi sono stati due, secondo quanto riportato dalle fonti dell’organizzazione, i barconi approdati in territorio italiano.

Il primo, con 86 persone a bordo, è stato intercettato e bloccato dalle motovedette della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza nelle acque antistanti a Lampedusa.

La seconda imbarcazione, con circa 70 migranti di varia nazionalità a bordo, è invece riuscita ad arrivare direttamente a Cala Madonna.

L’hotspot navale resta inevitabilmente sovraffollato. Ottanta minorenni hanno lasciato la struttura e sono stati imbarcati sul traghetto di linea per Porto Empedocle.

Il trasferimento è stato possibile dopo l’esito negativo del tampone rapido anti-Covid e dopo che sono state eseguite le procedure di identificazione stabile.

Nella struttura d’accoglienza restano, al momento, oltre 600 ospiti.

Sull’ennesima tragedia del mare è intervenuta anche l’Unicef Italia che da poco ha perso il proprio Presidente Francesco Samengo.

“E’ una notizia che ci lascia sgomenti – afferma l’organizzazione internazione – oggi sempre di più ribadiamo la necessità di garantire il diritto alla protezione e alla vita di ogni bambina e bambino senza alcune distinzioni e in qualsiasi luogo essi si trovino”.

E’ un tema molto sentito quello lanciato dall’Unicef, soprattutto in virtù della morte di così tanti bambini in mare, tra cui il piccolo di pochissimi mesi morto ieri in mare. Un dolore lancinante che non si augurerebbe a nessun genitore.

nave in porto
nave in porto (fonte: Pexels)

Seguiranno aggiornamenti.

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