Bimbo scozzese mangia una pasticca di detersivo e va in coma – VIDEO

Mangia una pasticca di detersivo per la lavatrice e va in coma: la storia di un bambino scozzese di nemmeno un anno che mette in guardia dagli incidenti domestici.

Le pasticche di detersivo, o in questo caso le bustine monodose di detersivo liquido hanno sempre esercitato un enorme fascino sui bambini. Assomigliano pericolosamente a caramelle, hanno una consistenza morbida, spesso colori brillanti e hanno le dimensioni ideali per essere messe in bocca.

Dopo aver inghiottito una monodose di detersivo per lavatrice un bambino scozzese che era accanto alla madre quando si è verificato l’incidente, potrebbe non risvegliarsi dal coma.

Bimbo mangia una bustina di detersivo e rischia la vita

ectopia cordis
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La madre del piccolo Pearce Sheperd, 27 anni, era in casa insieme al suo compagno, David Sheperd, e gli altri quattro figli che hanno dai 10 ai due anni.

Melissa Cairney era impegnata a fare il bucato e aveva accanto a sé il piccolo Pearce che, in un attimo di distrazione di sua madre, ha inghiottito una capsula di detersivo liquido per lavatrice.

Il bambino ha cominciato immediatamente a vomitare e successivamente le sue condizioni sono peggiorate, tanto da costringere i genitori a una corsa al Pronto Soccorso.

Ricoverato al Royal Hospital for Children di Glasgow, il bambino è attualmente in coma e i medici riferiscono che parte del suo stomaco è stato corroso dalle sostanze chimiche contenute nella capsula di detersivo, inoltre i suoi polmoni si sono gonfiati in maniera innaturale, impedendogli una corretta respirazione.

Ci sono buone possibilità che il bambino si salvi e che possa condurre in futuro una vita normale, tuttavia non è possibile prevedere a oggi se ci saranno conseguenze sul lungo periodo per la sua salute a seguito di questo grave incidente domestico.

Le intossicazioni da sostanze chimiche sono un grave problema di sicurezza domestica, dal momento che ogni anno sono estremamente numerosi nel nostro paese: circa 2 milioni e 800.000 persone l’anno rimangono ferite o intossicate all’interno della propria abitazione.

Nella maggior parte dei casi, purtroppo, le vittime di incidenti domestici sono donne, per il semplice motivo che sono le donne a svolgere la maggior parte delle mansioni domestiche, quindi sono esposte al rischio di incidente molto più degli uomini: quasi 7 incidenti su 10, cioè il 68% del totale degli incidenti domestici che si verifica ogni giorno in Italia, coinvolgono donne.

Anche i bambini compresi nella fascia da zero a cinque anni sono molto esposti al rischio di incidenti domestici, a causa del fatto che non hanno ancora imparato a distinguere un comportamento a rischio da un comportamento sicuro e, come nel caso del bambino scozzese, spesso non sono in grado di distinguere sostanze tossiche da sostanze innocue.

Tra gli ambienti della casa il più pericoloso è certamente la cucina, seguita a poca distanza dal bagno. È qui che si verifica il numero maggiore di incidenti domestici che coinvolgono scivolate e contusioni, a causa di docce, vasche e pavimenti bagnati. Sempre in bagno si verifica il maggior numero di intossicazioni domestiche per ingestione di sostanze tossiche, che sono aumentate durante il periodo del lockdown per Coronavirus.

Anche se non è possibile creare un ambiente sicuro al 100% per tutti i componenti della famiglia in ogni spazio della casa, di certo la disposizione degli oggetti in maniera che quelli più pericolosi non siano raggiungibili dai più piccoli è fondamentale.

A giocare un grande ruolo nella sicurezza dei piccoli anche fermi e blocca porte che impediscono di accedere al contenuto di mobili specifici, come quello dei medicinali e quelli che contengono detersivi per la casa e detergenti per la persona come shampoo e bagnoschiuma.

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