BAFTA | Joaquin Phoenix contro il razzismo: “Cambiare è nostro dovere”

Joaquin Phoenix ai BAFTA ha parlato di razzismo nel suo discorso di ringraziamento. Il grande trasporto con cui l’attore ha toccato un tema delicatissimo ha scatenato gli applausi della platea.

Joaquin Phoenix razzismo
Ai BAFTA Joaquin Phoenix si scaglia contro il razzismo nel cinema (Foto: Instagram)

Il tema del razzismo nell’industria cinematografica americana e internazionale è un argomento assolutamente delicato. Nonostante questo, Joaquin Phoenix non ha avuto alcun timore di parlarne durante l’ultima edizione dei BAFTA, alla presenza di William d’Inghilterra e di sua moglie Kate e di una foltissima schiera di colleghi.

Le sue parole hanno definito la mancanza di attori di colore tra quelli premiati dai BAFTA come un chiaro segno di razzismo sistemico e si è dichiarato a sua volta colpevole.

Cos’è il razzismo sistemico e perché l’attore ha scelto i BAFTA per  puntare il dito contro l’industria cinematografica?

Joaquin Phoenix contro il razzismo: “Il nostro dovere è smantellarlo”

Ha iniziato con grande correttezza e nella maniera più tradizionale possibile, Joaquin Phoenix: ha ringraziato i BAFTA, che lo hanno sempre sostenuto durante la sua carriera di attore e naturalmente si è detto onorato di essere stato premiato per la sua performance in Joker.

Subito dopo, però, l’attore ha deciso di virare bruscamente rispetto al tono classico dei discorsi di ringraziamento, affermando di sentirsi molto in conflitto con se stesso nel ricevere il premio.

“Molti dei miei colleghi attori altrettanto meritevoli” ha continuato “non godono dello stesso privilegio”. A quali attori, nello specifico, si riferisse Phoenix, è stato compreso nella frase immediatamente successiva, probabilmente la più forte ed emblematica dell’intero discorso.

“Noi inviamo un messaggio molto chiaro alle persone di colore: non siete benvenuti qui”. 

L’attore ha voluto continuare sottolineando quanto sia importante il contributo che gli attori e tutti gli altri lavoratori di colore dell’industria cinematografica apportino al cinema, arricchendo l’esperienza di attori e spettatori.

“Le persone vogliono solo essere considerate, apprezzate e rispettate per il loro lavoro” ha detto Phoenix, che subito dopo si è dichiarato colpevole. Non che l’attore si sia mai reso protagonista di comportamenti razzisti ai danni di amici e colleghi: la sua colpa è quella di cui si macchia la maggioranza delle persone, cioè quella di non impegnarsi abbastanza per cambiare le cose e migliorare la condizione delle persone di colore.

Il razzismo sistemico è un nemico molto insidioso, poiché fa parte, a tutti i livelli, e da moltissimo tempo, di una società o di una cultura. Questo rende molto difficile individuarlo e combatterlo, eppure, come ha ribadito l’attore, si tratta di un dovere morale.

Di quel dovere morale dovranno farsi carico le persone che hanno creato quel sistema di razzismo e che ne hanno goduto in passato, cominciare a smantellare l’intero sistema, creando una società il più possibile coesa e inclusiva.

L’impegno sociale e ambientale di Joaquin Phoenix

L’attore di Joker non è affatto nuovo impegno su tematiche importanti in ambito sociale: recentemente Phoenix è stato tra le stare arrestate al Campidoglio di Washington mentre protestavano contro il cambiamento climatico.

Come se non bastasse, Phoenix ha affermato che a tutti gli eventi mondani a cui parteciperà nel corso di quest’anno indosserà lo stesso smoking per lanciare un chiaro messaggio contro il mondo del fast fashion, colpevole di gran parte dell’inquinamento ambientale causato dall’industria della moda.

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