Come rivivere il ricordo e superare il passato

Come possiamo accettare un ricordo avverso e riviverlo con serenità? Accettare e superare il passato è compito arduo. Se poi ci si mette pure il ricordo a far capolino diviene difficile. Parliamone e stiliamo buone norme per passare oltre

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Accettare il ricordo e superare il passato (Istock foto)

Il ricordo abbraccia i nostri sentimenti, ricordiamo un’atmosfera, un profumo, un sorriso, una sensazione provata. Per questo, soprattutto quando si tratta di avvenimenti indicativi e spiacevoli dobbiamo armarci di fegato, coscienza, combattere tutto ciò che ormai è trascorso e accettare ciò che è stato.

 Consigli per acquisire consapevolezza del passato

Il ricordo a sé stante spesse volte richiama malinconia, assume un tono nostalgico. Se negativo porta con se sofferenza, talvolta lacrime… ma cosa possiamo fare per affrontare il ricordo spensierato o triste che sia? Tramutarlo in una moltitudine di tonalità che riflettono il nostro coraggio, la nostra tenacia, la nostra volontà di superamento? È innanzitutto di estrema importanza condividere i propri ricordi, rischiararli mano a mano, esternarli alle persone a noi più vicine

  • Essere coscienti di quanto si sia rivelato utile per noi oggi quel vissuto ormai lontano
  • Riflettere sulla vastità di cose fatte finora. Ciò è stato possibile grazie alla nostra forza di volontà nonostante le passate sfavorevoli vicende

Come accettare i ricordi

Da fissare è il fatto che il ricordo coinvolge sempre la nostra sfera emotiva e non ha nulla a che vedere con la memorizzazione.

  • Iniziamo col rivisitare il ricordo analizzandolo in funzione del presente e del futuro
    Ie nostre memorie sono oggi utili per i nostri cambiamenti presenti e futuri.
  • Proviamo a smettere di giudicare il ricordo in maniera negativa
    Conferiamo al ricordo una forma esperienziale e non un tormento.
  • Distogliamo il pensiero, abbandoniamo quel preciso ricordo
    Tentiamo una repentina risalita che schiaccia la memoria ostile.
  • Enfatizziamo al meglio ciò che siamo diventati
    Focalizziamoci su ciò che siamo oggi

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La funzione del ricordo

Nel ricordo regna quindi l’indefinito, quale funzione possiede dunque il ricordo? Abbiamo di fatto la facoltà di tornare indietro ogni qual volta ne sentiamo la necessità, ciò implica comunque una distanza dal ricordo, ricordiamo ma esistiamo hic et nunc. Abbiamo già enormemente superato quella perdita, quella vicenda spiacevole, quell’accadimento traumatico. Il passato designa tutto ciò che siamo stati e quello che abbiamo dovuto affrontare. Sarà bene non dimenticare quest’ultimo punto ed incrementare la stima per se stessi.

Pillole letterarie sul ricordo

La fotografia: per avere una visione magica e introspettiva del ricordo

fotografia
Il ricordo e la fotografia (Istock foto)

Esistono letture dimenticate che, se appena iniziate, già scaldano il cuore. La camera chiara di Roland Barthes è uno di questi. Testo sicuramente datato ma che permette di scoprire sfumature disconosciute a molti. Ci racconta come anche la fotografia sia un mezzo prezioso per ricordare. Viene affrontata, nella seconda parte del libro, la morte della madre dell’autore. Soltanto una foto gli ricorderà la vera essenza di sua madre. Ancora una volta non si parla di memorizzazione quanto piuttosto di coinvolgimento emotivo. Barthes sottolinea quanto la fotografia ci permetta di ri-vivere il ricordo e superare il passato. La fotografia non riaccende il ricordo, ma esplicita ciò che è stato per noi.

Il profumo: la memoria olfattiva che ci travolge

C’è poi Marcel Proust con il suo Alla ricerca del tempo perduto. Grazie ai nostri sensi possiamo vivificare un ricordo. Fissare un momento preciso nel passato. Il ricordo riaffiora allo scrittore grazie al profumo di un tipico dolcetto francese, le madeleine, e assaporando un sorso di tè. L’evocazione del ricordo invade il presente di Proust che, in quello scorcio di tempo presente ri-percorre il tempo perduto. Attraverso un profumo possiamo risvegliare un ricordo ormai addormentato.

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Solo passato e presente possono indirizzarci sulla strada futura…

Di Denis Carito

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