“Slow Wine”, la guida di vini compie 10 anni: un sorso alla volta nelle nostre passioni

Slow Wine 2020. La guida di vini compie dieci anni, il 12 ottobre verrà presentata in anteprima la nuova veste grafica, arricchita anche nei contenuti.

“Slow Wine”, quando il buon gusto passa dalla scelta del vino (Getty Images)

Un buon bicchiere di vino a pasto risolve la giornata, ma cosa c’è dietro un calice di rosso? Quanto tempo serve per raggiungere la perfezione dal punto di vista organolettico? E soprattutto quali rischi si corrono oggi nella produzione vinicola? A queste domande prova a rispondere, da dieci anni, Slow Wine – la guida grafica e dettagliata che nasce da Slow Food – che raccoglie le principali novità del settore annoverando anche le ultime trovate dal punto di vista biologico.

Anche la cura delle vigne cambia e, in particolar modo, cambiano le stagioni e il clima. Tutti fattori che incidono, positivamente o no, sulla vendemmia. Nella nuova veste della guida – arrivata al suo primo decennale – c’è scritto tutto per ogni specialità da gustare soli o in compagnia: non vengono dati voti sterili a ciascun vino, ma si preferisce l’espediente narrativo per spiegare anche ai neofiti cosa andranno a bersi. 1967 cantine recensite, 25mila vini assaggiati: questi sono solo alcuni dei numeri che vanno a descrivere il lavoro fatto da oltre 250 persone al servizio del consumatore.

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“Slow Wine”: una mappatura del vino in Italia fra buon gusto, etica ambientale e convenienza

“Slow Wine”, 25mila vini assaggiati e recensiti in dieci anni (Getty Images)

Consegnare un ritratto fedele dei “percorsi del vino” che traccia la nostra Penisola, l’industria vinicola è una parte importante del nostro PIL e, in quanto tale, va considerata anche come valore aggiunto da esportare: in tal senso, secondo Slow Wine, la qualità dei vini cambia e va di pari passo col rispetto dell’ambiente.

“Stiamo assistendo a un abbandono massiccio della chimica sia nei campi che in cantina e questo vuol dire che tutti hanno capito che la salute della Terra ci riguarda molto da vicino”, spiega Giancarlo Gariglio – curatore e ideatore della guida insieme a Fabio Giavedoni – che registra anche una maggiore consapevolezza nel consumo di alcolici da parte dei consumatori: non si beve più qualunque cosa affidandosi alle risorse disponibili, ma si cerca sempre la soluzione più adatta in base alla pietanza e alle esigenze del momento. “I consumi dei vini di fascia bassa calano, mentre crescono quelli di vini di migliore qualità e rispettosi del territorio. La gente  – prosegue Gariglio – ha capito che un vino non deve oltrepassare un prezzo minimo. Sotto i 4/5 euro a bottiglia si rischia di acquistare vini di pessima qualità in ogni senso: prodotti sfruttando i territori, chi raccoglie l’uva, manipolati in cantina”.

Spirito d’osservazione, gusto e convenienza. Questi sono i capisaldi che devono necessariamente accompagnare la scelta di un vino e, in tal senso, Slow Wine offre una vera e propria mappatura per andare sul sicuro prima, durante e dopo l’acquisto di una bottiglia. La presentazione della nuova architettura grafica e stilistica della guida sarà, poi, ulteriore occasione di confronto: “Il 12 ottobre alle Terme Tettuccio di Montecatini Terme  e in un solo giorno si potranno assaggiare i vini di 500 produttori”, conclude Gariglio, perché dentro un sorso di rosso e un assaggio di bianco c’è la storia di un popolo che passa anche dalla condivisione d’intenti: il calice della speranza va sempre riempito con dell’ottimo vino e Slow Wine ce lo fa notare con educazione e professionalità da una decade.

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