“Erano molto legati” ma lui la uccide a coltellate davanti agli occhi della figlia

Si chiamava Erika Cavalli, ed è morta uccisa. E’ stata accoltellata a 37 anni davanti agli occhi della figlia a Vigevano.

Ci troviamo a Vigevano, in provincia di Pavia, ma alle porte di Milano. Luca Adamo, di 55 anni, prima ha ucciso Erika Cavalli, sua compagna  a coltellate davanti agli occhi increduli della sua amata figlia e  poi si è sparato un colpo al mento con la sua pistola di ordinanza. Erika, agente immobiliare, non meritava di morire cosi.

L’ennesimo uxoricidio. Un dramma della gelosia si è consumato in poche settimane e che è arrivato al culmine ieri sera poco dopo le 23 in una villetta di via Ivrea,a Vigevano nella prima periferia della cittadina ducale. L’uomo, militare della Guardia di Finanza in servizio a Corsico l’ha ucciso senza pietà e poi si è tolto la vita.

I due, si erano separati da alcune settimane. La donna aveva deciso di tornare a vivere nel suo paese di origine, Cassolnovo, a qualche chilometro da Vigevano, e aveva già trovato una nuova casa per stare con la sua bambina. Ancora non è chiaro per quale ragione i due si siano visti nella serata di ieri e se l’accaduto sia frutto un raptus di follia del finanziere, descritto da chi lo conosceva come gelosissimo della compagna, o sia stato un piano che l’uomo aveva già progettato.

La parola dei vicini di Erika Cavalli

I vicini, sentiti dall’informatore vigevanese, hanno dichiarato: «Sempre educati, cortesi, disponibili». Così i conoscenti descrivono Erika Cavalli, 37 anni agente immobiliare, e Luca Adamo, 55 anni appuntato della Guardia di Finanza. «Erano molto legati, non li abbiamo mai sentiti litigare», riferiscono alcuni vicini. Mercoledì, intorno alle 22,45, Adamo ha accoltellato la compagna nella loro casa di via Ivrea, dove si erano trasferiti circa un anno fa, e dove abitano anche i genitori della 37enne; l’uomo si è poi tolto la vita con un colpo di pistola in garage. Sembra che all’inizio del mese di aprile la donna avesse deciso di lasciare il compagno, tornando a Cassolnovo, suo paese d’origine. La figlia della coppia, di 11 anni, era rimasta a vivere con il padre: la giovane si trovava in casa quando è avvenuta la tragedia.

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