Climate change: la protesta ambientalista alla LFW

Vivienne Westwood, Getty Images

Durante la  settimana della moda londinese, oltre alle sfilate ad attirare l’attenzione ci pensa la protesta contro il climate change. Al via una manifestazione in città ma anche in passerella con la sfilata-performance di Vivienne Westwood.

Che il climate change, ovvero il cambiamento climatico sia un problema reale e davvero serio è un dato di fatto. Ma verrebbe da pensare , cosa c’entra la moda ? Sembra assurdo ma l’accoppiata fashion-climate change è meno strana di quel che si possa immaginare. E’ un binomio che sempre più spesso viene messo in discussione. Discussione che viene fatta in questi giorni durante la London Fashion Week. Il tema sul cambiamento climatico è stato trattato sia per le vie di Londra che direttamente sulle passerelle degli stilisti.Domenica 17 febbraio, lungo le vie della City, hanno sfilato non modelle ma bensì manifestanti del gruppo di ambientalisti Extinction Rebellion. In pochi attimi hanno bloccato il traffico e a gran voce urlavano lo slogan: “Cosa vogliamo? Giustizia per il clima. Quando la vogliamo? Ora”, il tutto sventolando cartelli, striscioni e bandiere. Questa  protesta  è stata voluta proprio in queste giornate della LFW proprio perché la città è invasa da blogger, giornalisti e curiosi provenienti da tutto il mondo. L’obiettivo è quello di sensibilizzare tutti su un tema che spesso viene lasciato nel dimenticatoio, ossia l’impatto che l’industria della moda ha sul cambiamento climatico.

Climate change: la protesta contro i cambiamenti climatici durante la London Fashion Week

Lo scopo finale era  quello di indurre il British Fashion Council a schierarsi  in merito a questa vicenda e a tal proposito Sara Arnold, leader del movimento ha dichiarato, ai giornalisti presenti: “Invitiamo il BFC a mettersi alla prova con questa sfida e a chiedersi cosa può fare di più per dire la verità sul cambiamento climatico, sul collasso ecologico e ad agire per questa verità”. Ma i manifestanti in strada non erano soli! A dare manforte alla causa ambientalista c’era lei, la stilista punk per eccellenza, Vivienne Westwood.

 

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#VWAW1920 17.02.19 2PM

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La Westwood ha fatto sfilare in passerella modelle e modelli di ogni taglia ed etnia e taglia, i quali, tutti dotati di microfono, hanno tenuto discorsi dal forte contenuto politico: sia contro il climate change ma anche su temi come la Brexit o la politica estera statunitense. Più che una sfilata è stata una performance teatrale. Inoltre sono intervenuti personaggi d’eccezione come l’attrice Rose McGowan, paladina del movimento #Metoo, Camilla Rutherford e John Sauven, direttore esecutivo di Greenpeace UK. Ma la stilista ha anche accusato, in maniera forte e chiara, l’ondata di consumismo che caratterizza la società di oggi. Ha cercato di sensibilizzare il pubblico sulla necessità di comprare meno abiti e meno oggetti : tutto per un unico scopo, avere cura della Terra. Più che una sfilata, un evento dai risvolti politici: la Westwood ha voluto trasmettere questo messaggio di aiuto nei confronti del pianeta piuttosto che promuovere la sua linea. Quindi sia fuori che dentro il dorato mondo della moda l’esigenza di rivedere i problemi legati all’inquinamento dell’industria moda è forte. E’ un segno che anche la moda deve essere più attenta alla produzione sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Ci riuscirà?

 

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Finale #VWAW1920 🎉

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