L’elisoccorso della Guardia Civil ci sarà durante il lavoro di salvataggio stasera. E’ molto probabile che il bimbo venga raggiunto dai soccorritori prima dell’alba.
Tante persone hanno invaso in queste ore i social network chiedendo un miracolo, che gli esperti cominciano a vedere impossibile dopo dieci giorni di ricerche nelle viscere della Sierra de Totalán. I segni di affetto continuano con quella signora che apre il baule e tira fuori un sacchetto di mandarini ogni giorno. «Qui li lascio. Li porto dal campo “, dice e se ne va mentre una schiera di giornalisti la ringrazia, come quell’altra signora che una delle notti più belle di turno ha distribuito coperte tra coloro che hanno seguito l’operazione tutta la notte, riferisce JJ Madueño.
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Ora i soccorritori sono vicini al piccolo dunque. Quando è possibile ridurre il diametro dei tubi e incastrare la galleria verticale, arriverà la fase finale finale dell’operazione, che sarà una specie di staffetta tra diversi corpi e unità: mentre il macchinario pesante ha finora occupato il perforazione e il tubo del pozzo verticale parallelo al pozzo di Julen, i minatori saranno incaricati di scavare manualmente l’accesso orizzontale di quattro metri al luogo in cui si ritiene che il piccolo si trovi in questo momento.
Alle 21.42 di mercoledi 24 gennaio, hanno comunicato che il tubo verticale è stato approntato e il terreno ora può essere preparato, il che richiederebbe due o tre ore e, da quel momento, si attiverà la fase in cui la brigata mineraria entrerà nel tunnel. Molto probabile dunque che prima dell’alba si arrivi al piccolo Julen. Una notte lunghissima e piena di amore e speranza. Un elicottero è pronto a portare Julen nell’ospedale più vicino.
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