Tragedia poco fa, strangola a morte il figlio con il cavetto del computer

I carabinieri davanti all’abitazione di Sant?Antonino di Susa dove l’ex sindaco Flavio Forla, 70 anni, ha strangolato con un cavetto del computer il figlio adottivo Giacomo, 36 anni, Torino, 14 gennaio 2019. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

Prima ha ucciso il figlio, poi ha chiamato i carabinieri. Una storia che arriva dalla bassa val di Susa

Il padre prima ha ammazzato il figlio adottivo e poi ha chiamato il 112: «Venite a prendermi», ha chiesto con le lacrime agli occhi Flavio Forla, un uomo di 70 anni, dentista in pensione ed ex vicesindaco di Sant’Antonino di Susa (Torino), davanti al cadavere del ragazzo

L’uomo  ha aggredito la vittima,  Giacomo di 36 anni, al culmine dell’ennesima lite scoppiata nella loro casa in bassa Valle di Susa.

 

Soffriva di forte depressione Giacomo e aveva disturbi psichici non indifferenti. Per parecchi anni ha vissuto in Toscana, a Lucca, insieme alla sua compagna. Poi lei lo ha lasciato e lui, quattro mesi fa, è tornato a casa dai genitori in via Superga 5 a Sant’Antonino. Giacomo era un figlio non facile da tenere con ripetuti attacchi d’ira.

La testimonianza di chi conosceva la famiglia

 

«Forla gli è sempre stato accanto e ha sempre cercato di aiutarlo – spiega chi lo conosce bene – Ultimamente le cose si erano aggravate e gestire Giacomo era diventato impossibile. Forla era dimagrito, non rispondeva nemmeno al telefono, non si faceva più vedere in giro». E oggi, quando la moglie è uscita per fare la spesa, la situazione è precipitata. Tra i due, per motivi ancora da chiarire, è scoppiato un diverbio e l’anziano padre ha afferrato un cavetto del computer e ha soffocato il figlio.

«Un gesto che si spiega solo con la disperazione – commenta il sindaco di Sant’Antonino di Susa, Susanna Preacco – Siamo sconvolti. Flavio è una persona tranquillissima. Con lui ho lavorato per diverso tempo e non l’ho mai visto arrabbiato. La nostra comunità si stringe attorno a lui e a sua moglie. Non li lasceremo soli». Lei, insieme a tanti amici della famiglia, si è subito recata a casa di Forla.

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