I consigli del professor Silvio Danese, specialista dell’ospedale Humanitas di Milano e le ricette firmate dal divulgatore scientifico della Fondazione Umberto Veronesi, Marco Bianchi per contrastare l’infiammazione intestinale a tavola.
Quali sono gli alimenti da assumere e quali da tralasciare per non compromettere il nostro intestino, o meglio per aiutarlo a funzionare bene? Ha provato a rispondere a questo quesito la guida “La dieta antinfiammatoria per l’intestino” che propone un programma alimentare suddiviso in 7 menù giornalieri e 35 ricette, per contrastare l’infiammazione, specialmente tra coloro che sono affetti da malattia di Crohn e rettocolite ulcerosa, patologie infiammatorie croniche intestinali che colpiscono ben 200 mila persone in Italia.
La voce dell’autore
“Nonostante non ci siano studi che dimostrino che uno o più alimenti possano causare o peggiorare la malattia di Crohn e la rettocolite ulcerosa. E’ indubbio che ci sia una correlazione tra la dieta e alcuni sintomi comuni, quali il gonfiore e il dolore addominale. Le indicazioni dietetiche contenute nel libro possono aiutare chi convive con malattie imprevedibili e incontrollabili come queste ad avere un controllo sulla propria condizione“, ha sostenuto Silvio Danese, responsabile del Centro Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali di Humanitas, coordinatore dell’Immuno Center e docente dell’ Humanitas University.
I cibi sconsigliati
Da quanto si evince dal volume per limitare i problemi bisognerebbe evitare:
– i cibi pronti, visto che additivi, conservanti, coloranti, esaltatori di sapidità favoriscono l’infiammazione; i prodotti precotti, in scatola o surgelati.
– Dolci e snack industriali avendo spesso un elevato contenuto di grassi trans che portano a un aumento dei livelli di colesterolo cattivo nel sangue.
– Bibite zuccherate e alcolici, bibite analcoliche e succhi di frutta in quanto spesso ricchi di zuccheri semplici aggiunti e anche di caffeina. Inoltre l’eccesso di alcol contribuisce all’infiammazione dell’organismo.
– Gomme da masticare e caramelle che possono contenere dolcificanti come il sorbitolo, il mannitolo, lo xilitolo e gli idrolizzati di amido idrogenato. Vengono scarsamente assorbiti e fermentati nel colon, contribuendo alla produzione di gas, crampi, gonfiore addominale, nonché diarrea.
– Caffè e prodotti contenenti caffeina: nelle persone affette da malattie croniche a livelli intestinale, il consumo di caffeina stimola la motilità intestinale e, di conseguenza, può portare a un’aumentata frequenza di fenomeni diarroici.
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I cibi che aiutano
Quindi che cosa dobbiamo mangiare per salvaguardare il nostro intestino?
– I cereali , innanzitutto che pur essendo infiammatori, consumati in versione integrale sono ricchi di fibre, minerali, ferro, fosforo e vitamine del gruppo B che mantengono stabili i valori della glicemia.
– Olio extravergine di oliva. Grazie alla sua concentrazione di grassi monoinsaturi, vitamina E e polifenoli, riduce la formazione di molecole pro-infiammatorie.
– Frutta secca contenente proteine, fibre, vitamine, ma soprattutto di acidi grassi essenziali Omega-3, di cui sono particolarmente ricchi le noci, i semi di lino e i semi di Chia.
– Pesce azzurro come sgombri, alici, sardine, ottime fonti di acidi grassi essenziali Omega-3, composti che hanno una funzione antinfiammatoria e anche la capacità di stimolare la produzione di mediatori antiinfiammatori (cioè di composti che influenzano la risposta immunitaria dell’organismo agli agenti nocivi).
– Spezie come la curcuma che è antiossidante o lo zenzero che ha proprietà antiulcerose. Chi però soffre di infiammazione gastro-enterica deve usare delle accortezze per evitare disturbi, ad esempio usando il curry dolce.