Cacciata dal centro commerciale: shorts troppo corti per le sue forme

Gabrielle Gibson
Foto da Facebook @GabrielleGibson

Gabrielle Gibson, 19 anni, ha denunciato su Facebook lo spiacevole episodio che l’ha vista protagonista nel mese di agosto: esser cacciata da un centro commerciale per i suoi shorts troppo corti.

Far shopping per noi donne è una sorta di necessità improrogabile, un bisogno per il quale siamo disposte a sfidare anche la più insopportabile calura estiva, a patto ovviamente di avere gli gusti strumenti.

Tra questi ultimi c’è senza dubbio un outfit adeguato, qualcosa a prova di temperature africane che ci permetta di sentirci quanto più possibile fresche mentre sarà solo il portafoglio a ribollire.

Spesso la scelta in simili circostanze cade su dei pantaloni corti, degli shorts, perfetti per far respirare quanta più pelle possibile. Certo, può trattarsi anche di un capo seducente ma questo non è un nostro problema o, quantomeno, non dovrebbe esserlo. Peccato però che per una giovane dell’Alabama, Gabrielle Gibson, 19 anni, non è andata proprio così.

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Shorts troppo corti e la cacciano dal centro commerciale

Gabrielle Gibson
Foto da Facebook @GabrielleGibson

La ragazza ha voluto denunciare su Facebook una vicenda alquanto spiacevole che ha visto protagonista lei e gli shorts di jeans che aveva scelto di indossare per un giro di shopping nel bollente mese di agosto.

A quanto pare il personale di sicurezza del centro commerciale ha invitato la giovane ad abbandonare lo stabile poiché le sue forme generose accentuare dagli shorts erano una distrazione eccessiva per gli uomini.

“Sono stata letteralmente molestata e cacciata dal centro commerciale BellAir di Mobile, Alabama, oggi per via di quello che indosso. A quanto pare gli uomini adulti non possono contenere se stessi, così mi sbattono fuori. L’agente di sicurezza j. Mathis ha asserito che mi guardava le natiche del culo ed era un problema. Non guardate il mio sedere allora, c’è qualche problema? Nonostante ciò l’agente di sicurezza Davis e il capo della sicurezza Jim Chavis sono stati estremamente maleducati e del tutto poco professionali sulla situazione. Ho detto loro che ho le cosce più grandi e fa semplicemente così caldo per i jeans che non posso impedire loro di salire un po’. Se non a fastidio a me non dovrebbe darlo a te. Sono andati fino in fondo minacciando di chiamare un agente di polizia. Da quello che ho visto oggi tutti avevano i pantaloncini corti addosso. Ma dai, è agosto e faranno 100 gradi là fuori. Non so perché sono stata presa di mira. Sono solo disgustata dal comportamento di tutte queste persone. Mi stavo solo divertendo e cercando di dare un’occhiata in giro. Tutti possono capire ciò. Tutto questo incidente mi ha fatto vergognare..”

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Lo shop di Bel Air ha provato a dare la sua versione dei fatti, spiegando che lo scopo del centro commerciale era mantenere un ambiente famigliare e chiunque avesse indossato abiti che violano questa policy “sarebbe stato invitato ad andare via”.

Giustificazione sufficiente? A noi pare proprio di no.

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