Quando il sol leone batte sui nostri balconi non vi è alcun problema ma non appena le temperature scendono, il cielo si annuvola e le giornate si fanno più corte ecco che il dilemma si ripresenta: dove stendere i panni? Un gesto semplice come riempire lo stendino può divenire carico di dubbi quando davanti si fa strada la prospettiva di ritrovare quei panni asciutti solo dopo parecchi giorni. Se non è il maltempo ci pensa l’umidità a mettere i bastoni tra le ruote all’asciugatura di vestiti e magliette e così, per ovviare al problema, una sola soluzione ci appare possibile: stendere i panni in casa. Ma si tratta veramente della chiave di volta della situazione o potrebbe essere invece una fonte di nuovi problemi?
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Secondo i medi lasciar asciugare i panni in casa sarebbe una di quelle abitudini che dovremmo imparare a superare. Il problema sarebbe legato all’evaporazione dell’acqua presente nei panni bagnati: essa aumenta circa del 30 per cento l’umidità della stanza, creando così le condizioni ideali per far germinare le spore.
Le infezioni polmonari sarebbero dunque dietro l’angolo, un po’ come è accaduto tempo fa a un uomo di Bolton, un paese a nord-ovest della città di Manchester, in Inghilterra: il signore in questione avrebbe contratto un’infezione polmonare a causa delle spore rilasciate dai funghi della muffa che compaiono abitualmente sui panni bagnati fatti asciugare in casa.
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Capiamo certo che il caso del signore inglese sia una rarità e che posizionare lo stendino in casa diventi quasi un obbligo in determinate stagioni: un po’ attenzione però risulta comunque necessaria. Qualora dunque far asciugare i panni in casa sia per voi un’abitudine irrinunciabile utilizzate quantomeno l’accortezza di mantenere uno spiraglio della finestra aperto nella stanza in cui collocherete lo stendino. Meglio prevenire che curare!