Notizie del giorno: le news più importanti del 2 agosto

Notizie del giorno: gli Stati Uniti bombardano l’Isis in Libia. Ragazza italiana morta di meningite al ritorno dalla Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia. Oggi sono 36 anni dalla strage di Bologna.

Gli Usa bombardano l’Isis in Libia

Bombardamenti su Sirte, Libia. Repertorio (MAHMUD TURKIA/AFP/Getty Images)
Bombardamenti su Sirte, Libia. Repertorio (MAHMUD TURKIA/AFP/Getty Images)

Ieri sono iniziati i raid aerei degli Stati Uniti contro l’Isis a Sirte, in Libia. Si tratta di interventi aerei “di precisione”, spiegano le autorità Usa, contro carri armati e postazioni militari del gruppo Stato islamico o Daesh. I bombardamenti americani sono avvenuti su richiesta del premier libico Fayez al Sarraj, a capo del governo della Libia appoggiato dalle Nazioni Unite. I raid sono stati autorizzati dal Presidente Usa Barack Obama, su raccomandazione del segretario alla Difesa Ash Carter. Con questa operazione si apre un nuovo fronte di guerra degli Usa nella lotta al sedicente Stato islamico. La caduta di Sirte, roccaforte in Libia dell’organizzazione terrorista sarebbe un duro colpo per l’Isis. L’Italia approva l’intervento americano in Libia. Il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha spiegato: “La cosa che gli italiani devono sapere è che si tratta di interventi mirati contro le posizioni di Daesh attorno a Sirte, città costiera diventata la roccaforte di Daesh in Libia”. Così il ministro degli Esteri a Uno Mattina. Alla domanda sull’ipotesi dell’uso della base di Sigonella, Gentiloni ha risposto: “Valuteremo se ci saranno richieste, naturalmente se prenderemo decisioni ne informeremo il Parlamento”.

Ragazza morta di meningite al ritorno da Cracovia

Ragazzi alla Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia (WOJTEK RADWANSKI/AFP/Getty Images)
Ragazzi alla Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia (WOJTEK RADWANSKI/AFP/Getty Images)

Dramma per una ragazza italiana di ritorno dalla Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia. La giovane è morta di meningite in ospedale a Vienna. Il decesso è avvenuto ieri. La notizia è stata data dalla Conferenza episcopale italiana (Cei). I membri del gruppo di cui la ragazza faceva parte sono stati già sottoposti a profilassi. La ragazza era passata per Casa Italia, il quartier generale a Cracovia del Servizio Nazionale per la pastorale giovanile della Cei. Pertanto, l’ospedale di Vienna ha invitato tutti coloro che abbiano visitato la struttura a sottoporsi a profilassi, a scopo cautelativo. Se qualcuno avesse sintomi come febbre alta, mal di testa o di gola, problemi di vista o perdita di conoscenza, deve recarsi subito in ospedale per farsi visitare. La Cei ha fatto sapere che “la Chiesa italiana si stringe nel cordoglio attorno ai familiari della ragazza rimasta vittima, a conclusione di un’esperienza che è stata all’insegna della fraternità e della condivisione”.

Oggi sono 36 anni dalla strage di Bologna

Strage di Bologna 2 agosto 1980 (Di Beppe Briguglio, Patrizia Pulga, Medardo Pedrini, Marco Vaccari, CC BY-SA 3.0, Wikipedia)
Strage di Bologna 2 agosto 1980 (Di Beppe Briguglio, Patrizia Pulga, Medardo Pedrini, Marco Vaccari, CC BY-SA 3.0, Wikipedia)

Oggi ricorrono i 36 anni dalla Strage di Bologna. Il 2 agosto del 1980, alle 10.25, una bomba esplose nella sala d’aspetto della stazione ferroviaria di Bologna. Quel giorno la stazione era molto affollata per le partenze per le vacanze estive. Morirono 85 persone e 200 furono i feriti. Fu il più grave attentato terroristico in Italia del secondo dopoguerra. Tra gli esecutori materiali dell’attentato furono individuati dalla magistratura alcuni militanti di estrema destra, appartenenti ai Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR), tra cui Giuseppe Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, che furono condannati all’ergastolo. I mandanti sono ancora sconosciuti, ma sono stati individuati collegamenti con la criminalità organizzata e i servizi segreti deviati. Aprendo la cerimonia di commemorazione per il 36° anno della strage, il sindaco di Bologna Virginio Merola ha detto: “Si sono fatti dei passi avanti significativi, come l’approvazione del reato di depistaggio, ma c’è ancora da raggiungere la verità, e quindi la giustizia piena, per arrivare ai mandanti della strage della stazione di Bologna”.

Servizio Rai sulla strage di Bologna – VIDEO

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