LIBRI: Intervista esclusiva a Miriam Ciraolo, autrice di “Robotic heart”

12736098_1702732309963693_2137090054_nL’avevamo intervistata qualche giorno fa proprio in occasione del suo romanzo Beauty and the cyborg e oggi torniamo a conversare con la talentuosa Miriam Ciraolo, dato che da poco è uscito Robotic heart, lo spin-off del suo favoloso retelling de La bella e la bestia in chiave distopica.

 

Qui, la storia di Alec si snoderà tra passato e presente, ripercorrendo tutta la cronologia del cyborg più misterioso di Elettra.

 

Una nuova voce all’interno del racconto cambierà tutto ciò che credevate di sapere sul protagonista di Beauty and the cyborg.

 

Insomma, Robotic heart è una novella cyberpunk condita da un pizzico di romanticismo.

 

Ecco cosa ci ha svelato Miriam Ciraolo…

 

Robotic heart è la prima novella della serie Beauty and the cyborg ed è tutta incentrata su una domanda attualissima, visti i tempi che corrono: “Può l’amore essere programmato? Secondo te, l’umanità prima o poi perderà il suo “vero cuore”

 

L’umanità non perderà mai il suo vero cuore, ma facilmente può distrarsi e lasciarsi sfuggire ciò che conta davvero. Oggi, il nuovo inquinamento proviene dall’eccessiva informazione, richiesta e non, che internet e la televisione ci propinano quotidianamente. In Robotic heart volevo lanciare questo messaggio attraverso la trasformazione di Alec.

 

Come sei riuscita a unire cyberpunk al classico romance?

La base romance appartiene alla fiaba da cui Beauty and the cyborg ha preso ispirazione, mentre la parte cyberpunk l’ho approfondita di più grazie al punto di vista del protagonista maschile. Alec è un cyborg e non può provare sentimenti e l’anello di congiunzione tra i due generi credo sia proprio il cuore illustrato in copertina.

 

Che tipo di lettrice sei?

Sono incostante: leggo molto in determinati periodi e poco in altri. Sono anche una lettrice curiosa, prediligo il fantasy, ma leggo di tutto.

 

Che tipo di scrittrice sei?

Nelle loro recensioni, tutti i lettori mi definiscono fantasiosa. Io non saprei definirmi.

 

Dove trovi l’ispirazione per le tue storie?

Per me l’ispirazione è un’istantanea. A volte è un’immagine o una frase e se questa immagine o frase mi fa sorgere un buon numero di domande, allora è abbastanza buona per crearci una storia.

 

Tecnologia, moda e regole ferree sono i capisaldi del libro Beauty and the cyborg… per caso è un omaggio alla saga Hunger Games? Anche in Robotic heart troveremo le stesse tematiche?

In parte sì, in entrambi i casi il tema è il monopolio dell’informazione, ma in Beauty and the cyborg viene gestito in modo diverso attraverso alcune leggi, come per esempio il divieto di leggere e scrivere o di inventare. In Robotic heart, invece, la tematica della tecnologia è l’elemento portante.

 

A chi consigli la lettura dei tuoi mondi fantasiosi?

Ai lettori che amano immergersi completamente in un mondo nuovo.

 

Hai già in mente un nuovo romanzo?

Sì, il genere è fantasy. Ma i personaggi fantastici non sono quelli che tutti noi conosciamo.

 

Silvia Casini

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