Il post-parto e le sue difficoltà

La gravidanza è forse il momento più bello che una donna vive, la sua gioia è condivisa da parenti e amici che la circondano. Una gioia che dura nove lunghi mesi, in cui nel grembo materno cresce una creaturina. Tutte le attenzioni, preoccupazioni ruotano intorno alla donna incinta, oggetto di osservazione per quaranta settimane, poiché la trasformazione del corpo è ben visibile agli occhi di tutti. Una volta poi, che il bimbo è nato, tutti allentano la presa e scaricano la tensione: è fatta! Da questo momento in poi, purtroppo, molti pensano che il resto sia soltanto una bella passeggiata. Ma arriva il post-parto.

Il post-parto e le sue difficoltà!

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Il pensiero della società è influenzato dai mass media che presentano spot pubblicitari in cui vediamo mamme serene e sorridenti, bambini sempre sorridenti, puliti, lavati. E’ tutto così bello in TV, ma nella realtà spesso, l’arrivo di un bambino è come essere travolti da un’esperienza, che sì, era stata immaginata, ma che non ci si aspettava poter essere così difficile.

L’arrivo di un bambino invece sconvolge la vita di una donna e della coppia. Tanti sono gli aspetti da tenere in considerazione come il fisico, la psiche, la vita sociale. E’ un discorso alquanto complesso e tutti questi elementi iniziano a influenzare la vita della donna, della coppia già fin dal momento in cui si viene a sapere che è in arrivo un bebè. Tutto ciò che era stato immaginato, lo stesso bambino, ce lo si ritrova tra le braccia. Tra quelle braccia si trova un esserino che da quel momento in poi occuperà uno spazio enorme, fisico ed emotivo. Porterà con sé altre preoccupazioni, pianti, sorrisi, bisogni, richieste di tutti i tipi. A dover rispondere al neonato ci sono i genitori, dovranno far fronte a tutte queste novità, individualmente e in coppia. Ma di certo non possiamo parlare di una passeggiata.

Dubbi, incertezze, paure si fondono con gioia, euforia e appagamento, il cuore e la mente dei genitori ne è invasa. Il fisico, gli ormoni, la psiche, l’emotività, fattori sociali e culturali diventano un labirinto da cui si può uscire vittoriosi, arricchiti più di prima, ma anche profondamente feriti e confusi.

Proprio per questo, si può osservare la stanchezza in una donna che ha appena partorito, ma al contempo è anche gioiosa e appagata per aver messo al mondo il suo bambino. Improvvisamente però, nascono in lei sentimenti d’ansia e malinconia (il baby-blues), anche psicosi puerperali, stati di vera e propria depressione che fomentano sentimenti di amore-odio verso il piccolo appena nato.

Il secondamento che è l’espulsione della placenta, fa crollare rapidamente la produzione di ormoni come gli estrogeni e il progesterone. L’umore cala e cambia spesso, e ciò si può avvertire nei disturbi del sonno, nell’insofferenza e nel pianto, anche senza motivo e improvvisi.

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