Chernobyl: 30 anni dal disastro nucleare

Oggi 26 aprile 2016 sono 30 anni dal disastro nucleare di Chernobyl, il peggior incidente nucleare civile della storia umana, che continua a seminare morte.

Anniversario di Chernobyl. Quello che resta della vicina città fantasma di Pripyat (GENYA SAVILOV/AFP/Getty Images)
Anniversario di Chernobyl. Quello che resta della vicina città fantasma di Pripyat (GENYA SAVILOV/AFP/Getty Images)

Alle 1:23 del 26 aprile del 1986, il reattore numero 4 della centrale di Chernobyl esplose, causando il peggior disastro nucleare civile della storia. L’incidente fu provocato da un errore umano compiuto durante un test di controllo, durante il quale il personale commise gravi errori e violazioni di norme di sicurezza, aumentando in modo incontrollato la potenza del reattore e finendone con il provocarne l’esplosione. I problemi strutturali e di progettazione, agevolarono lo scoppio.

A essere colpita fu la centrale nucleare V.I. Lenin, situata nel Nord Ucraina settentrionale, all’epoca ancora Unione Sovietica. La centrale si trova a 3 km dalla città di Pripyat, il centro abitato più vicino e oggi città fantasma, a 18 km da quella vera e propria di Chernobyl (Černobyl’) e a 16 km a sud del confine con la Bielorussia.

A seguito dell’esplosione, una nuvola di materiale radioattivo uscì dal reattore e finì su vaste aree intorno alla centrale, contaminandole pesantemente e rendendo necessaria l’evacuazione di circa 336.000 persone, che furono trasferite in altre zone. Le nubi radioattive raggiunsero anche l’Europa orientale, la Finlandia e la Scandinavia con livelli di contaminazione via via minori, toccando anche l’Italia, la Francia, la Germania, la Svizzera, l’Austria e i Balcani, fino a porzioni della costa orientale del Nord America.

Una catastrofe immane che ancora oggi provoca vittime, con numerosi decessi per tumore nel Nord dell’Ucraina e in Bielorussia.

Chernobyl: le commemorazioni del 30° anniversario

Oggi si commemora il 30° anniversario di quel disastro, che dovrebbe rappresentare un monito contro le sconsideratezze e il delirio di onnipotenza dell’uomo, spesso arrogantemente convinto di poter dominare la natura e i suoi elementi. Ma quegli elementi, specialmente quelli radioattivi e letali fabbricati dall’uomo stesso, rischiano di rivoltarglisi contro, quando non vengono trattati con prudenza. Così è accaduto in a Chernobyl e tanti innocenti hanno dovuto pagare un prezzo troppo alto.

Nella notte a Chernobyl, all’ora dell’esplosione sono iniziate le commemorazioni ufficiali, con una fiaccolata e l’omaggio alle vittime del disastro, gli operai della centrale, gli abitanti della zona e soprattutto i soccorritori, i vigili del fuoco che spensero l’incendio e i cosiddetti liquidatori, gli operai che lavorarono per mettere in sicurezza la centrale, costruendo, anche a mani nude, il sarcofago che copre il reattore n.4. In pochissimi sono sopravvissuti.

Oggi quel sarcofago, pieno di crepe, si sta sgretolando, continuando a minacciare nuovi disastri. Un consorzio internazionale sta lavorando alla costruzione della nuova cupola di cemento, ma è una corsa contro il tempo e i costi per l’Ucraino sono proibitivi. Nel frattempo, diversi residenti originari di Pripyat e Chernobyl sono tornati ad abitare quelle zone. Si tratta soprattutto di anziani, di poveri e di vedoce. Gente che non ha altri luoghi dove andare. C’è anche qualche vecchio che quei luoghi mortali non li ha mai abbandonati e che vive il rischio di ammalarsi e morire per le radiazioni come una fatalità. Se deve capitare capiterà, nel frattempo si cerca o si finge di vivere una vita normale. Una tragedia nella tragedia, di chi oltre ad essere vittima e ad aver perso tutto non ha nemmeno i mezzi per tirare avanti, per tentare di ricostruirsi un’altra vita.

Oggi ricordiamo e commemoriamo Chernobyl e la morte che ha portato nel cuore dell’Europa, consapevoli che questa tragedia non ci lascerà mai.

Alla tragedia di Chernobyl è dedicato il libro “Preghiera per Chernobyl” della scrittrice bielorussa Svetlana Aleksievic, Premio Nobel per la Letteratura 2015.

Commemorazioni per il 30° dal disastro di Chernobyl (Sean Gallup/Getty Images)
Commemorazioni per il 30° dal disastro di Chernobyl (Sean Gallup/Getty Images)
Disastro di Chernobyl, la città fantasma di Pripyat (GENYA SAVILOV/AFP/Getty Images)
Disastro di Chernobyl, la città fantasma di Pripyat (GENYA SAVILOV/AFP/Getty Images)
La centrale nucleare di Chernobyl con il nuovo sarcofago in costruzione (GENYA SAVILOV/AFP/Getty Images)
La centrale nucleare di Chernobyl con il nuovo sarcofago in costruzione (GENYA SAVILOV/AFP/Getty Images)
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