Via Crucis, Papa Francesco per le vittime di terrorismo e persecuzioni

Durante la Via Crucis del Venerdì Santo, Papa Francesco ha avuto ricordare i profughi e le vittime del terrorismo e delle persecuzioni.

Papa Francesco alla Via Crucis (FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)
Papa Francesco alla Via Crucis (FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)

Si è tenuta ieri sera a Roma al Colosseo la Via Crucis del Venerdì Santo, presieduta da Papa Francesco. Nella preghiera conclusiva il Papa ha voluto ricordare i profughi e le vittime del terrorismo, affermando che sono loro oggi a portare la Croce di Cristo.

2Come non vedere il volto del Signore in quello dei milioni di profughi, rifugiati e sfollati che fuggono disperatamente dall’orrore delle guerre, delle persecuzioni e delle dittature?”. E’ il testo delle meditazioni scritte per la Via Crucis dal cardinale Gualtiero Bassetti sul tema “Dio è misericordia”.

Al termine della Via Crucis Papa Francesco ha recitato la preghiera conclusiva e ha detto: oggi la Croce di Cristo la “vediamo eretta nelle nostre sorelle e nei nostri fratelli uccisi, bruciati vivi, sgozzati e decapitati con le spade barbariche e con il silenzio vigliacco”, ha detto al termine della cerimonia. La vediamo “nei fondamentalismi e nel terrorismo dei seguaci di qualche religione che profanano il nome di Dio e lo utilizzano per giustificare le loro inaudite violenze”. E anche “nei perseguitati per la loro fede che nella sofferenza continuano a dare testimonianza autentica a Gesù e al Vangelo”, sono state le parole del Papa.

Il Pontefice ha voluto ricordare i profughi e i naufraghi del nostro tempo: la Croce di Cristo la vediamo “nei volti dei bambini, delle donne e delle persone, sfiniti e impauriti che fuggono dalle guerre e dalle violenze e spesso non trovano che la morte e tanti Pilati con le mani lavate”. La vediamo “ancora oggi nel nostro Mediterraneo e nel Mar Egeo divenuti un insaziabile cimitero, immagine della nostra coscienza insensibile e narcotizzata”.

La Croce di Cristo ha continuato il Papa la vediamo “nei potenti e nei venditori di armi che alimentano la fornace delle guerre con il sangue innocente dei fratelli e danno ai loro figli da mangiare il pane insanguinato“. La vediamo “ancora oggi nei ladroni e nei corrotti che invece di salvaguardare il bene comune e l’etica si vendono nel misero mercato dell’immoralità”. E anche “nei distruttori della nostra ‘casa comune’ che con egoismo rovinano il futuro delle prossime generazioni“.

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