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L’Italia piange le sue sette ragazze morte nel tragico incidente stradale in Spagna. Sette giovani studentesse, tutte tra i 22 e i 25 anni che stavano frequentando l’Erasmus a Barcellona e sabato scorso erano andate a Valencia con una gita organizzata. Erano andate a vedere la notte dei fuochi di artificio della Fiesta De Las Fallas e stavano rientrando in autobus a Barcellona quando alle prime ore dell’alba di domenica il loro pullman ha sbandato, è finito sulla corsia opposta dell’autostrada scontrandosi con un’automobile per poi ribaltarsi. Nel terribile schianto sono morte 13 studentesse, tutte straniere, sette di loro erano le giovani italiane: Francesca Bonello, Elisa Valent, Valentina Gallo, Lucrezia Borghi, Serena Saracino, Elisa Scarascia Mugnozza. Venivano da diverse Regioni d’Italia, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Liguria e Piemonte. Tutta Italia le piange e anche il Presidente del Consiglio ha voluto esprimere il suo cordoglio sul web.

“Oggi è un giorno difficile da mandare giù. È il 21 Marzo, è primavera. Sarebbe primavera. Perché come fai a parlare di primavera con le foto di sette ragazze che ti sorridono dalle immagini dei giornali online, ma che in realtà hanno chiuso gli occhi per sempre”

Ha scritto Renzi su Facebook. Il premier è volato in Spagna per dare conforto alle famiglie e fare il punto della situazione con le autorità spagnole. Completato le straziante riconoscimento delle salme e le procedure burocratiche di rito, ora si attende il rientro in Italia delle salme delle ragazze. Renzi ha promesso che saranno riportate in patria per Pasqua.

Anche Papa Francesco ha voluto esprimere il suo dolore per “una perdita irreparabile”. Nel frattempo è stato confermato che a causare l’incidente è stato un colpo di sonno dell’autista degli autobus. L’uomo 63 anni, da 15 in servizio come autista e che mai aveva avuto un incidente, ha ammesso di essersi addormentato. Ora è indagato per omicidio colposo plurimo. Le altre sei vittime sono due di nazionalità tedesca, una romena, una francese, una uzbeka e una austriaca.

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