News del giorno: attacco terroristico in Somalia, l’Isis dietro quello di Giacarta

Ashley Olsen (Instagram)
Ashley Olsen (Instagram)

A seguito del fermo e della confessione del senegalese di 25 anni accusato dell’uccisione dell’americana Ashley Olsen, si delineano le modalità del delitto di Firenze. L’uomo, di nome Cheik Diaw, ha ammesso le proprie responsabilità ma ha detto che non voleva uccidere la giovane americana. Il senegalese ha raccontato agli inquirenti di aver incontrato Ashley in un locale di Firenze la sera di giovedì 7 gennaio e poi di essere andato a casa sua con lei. I due hanno avuto un rapporto, ma poi è scoppiato un litigio, lui l’avrebbe spinta e lei sarebbe caduta a terra battendo violentemente la testa. I segni di strangolamento ritrovati sul collo di Ashley sarebbero dovuti al tentativo del giovane di rialzare la ragazza, così ha spiegato lui. Sul corpo di Ashley, oltre ai segni sul collo, l’autopsia ha rilevato anche fratture al cranio. Il procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo ha detto che contro il 25enne “ci sono gravissimi indizi di colpevolezza”. Il magistrato ha anche spiegato che “non c’è traccia di gioco erotico” sulla scena del delitto e sul corpo della ragazza, contrariamente alle indiscrezioni di stampa di un primo momento, ma ha aggiunto che “è possibile che i due protagonisti non fossero lucidi”. Per avere maggiori informazioni su quanto accaduto occorre aspettare l’esito degli esami tossicologici su Ashley Olsen.

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