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Eligia Ardita (web)
Eligia Ardita (web)

In attesa dei risultati dei recenti prelievi di campione di Dna e di tracce nell’appartamento che Eligia Ardita condivideva a Siracusa con il marito Christian Leonardi, che lo scorso 19 gennaio l’ha uccisa mentre era all’ottavo mese di gravidanza, incinta di una bambina che si sarebbe dovuta chiamare Giulia, morta anche lei nel delitto, i familiari della donna hanno deciso di aprire un centro antiviolenza. Il centro sarà gestito dalla Fondazione “Eligia Giulia Ardita”, dai nomi della giovane infermiera e della bambina che portava in grembo. Il padre di Eligia, Agatino Ardita, nei giorni scorsi ha firmato l’atto di costituzione della fondazione presso il notaio, mentre il 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, la fondazione è stata iscritta all’Ufficio del Registro del Comune di Siracusa. La sede sarà nella casa dove Eligia viveva con il marito e dove è stata uccisa, casa che nel frattempo è stata dissequestrata dalle autorità e consegnata ai genitori della vittima. Agatino Ardita ha detto a Siracusanews:

“Abbiamo voluto costituire la “Fondazione Eligia Giulia Ardita” per aiutare tutte le donne che si trovano a vivere questi drammi e per evitare che accadano altre tragedie come quella toccata a mia figlia e a mia nipote: la loro morte non dev’essere vana. E la Fondazione potrà contare sulla casa, sull’auto e su tutti i beni di mia figlia, il frutto dei suoi sacrifici di una vita: lei avrebbe voluto così”.

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