Notizie del giorno: operazione antiterrorismo in Italia, il Papa parla di corruzione in Vaticano

Proteste contro l'Ilva di Taranto (CARLO HERMANN/AFP/GettyImages)
Proteste contro l’Ilva di Taranto (CARLO HERMANN/AFP/GettyImages)

Mentre è in corso a Parigi la conferenza sul clima, in Italia arrivano brutte notizie sulle morti da inquinamento. Noi italiani, infatti, deteniamo il record dell’Unione europea per le morti premature, rispetto alla normale aspettativa di vita, a causa dell’inquinamento dell’aria. I dati sono forniti dall’Agenzia europea dell’ambiente (Aea), che ha comunicato che nel 2012 si sono avuti in Italia 84.400 decessi per inquinamento sui 491mila a livello Ue. Gli agenti che causano queste morti premature sono le micro polveri sottili (Pm2.5), con 59.500 morti, il biossido di azoto (NO2), con 21.600 morti, e l’ozono, quello nei bassi strati dell’atmosfera (O3), con 3.300 morti. Un bollettino di guerra, con il bilancio più grave causato dalle micropolveri sottili, da sempre un grave problema per le città italiane. In Europa, le mircopolveri causano 403mila vittime nella Ue a 28 e 432mila nel complesso dei 40 Paesi europei considerati dallo studio. In Italia, la zona maggiormente colpita dalle micro polveri è sempre quella della Pianura Padana, con Brescia, Monza, Milano, ma anche Torino, che oltrepassano il limite fissato dalla Ue di una concentrazione media annua di 25 microgrammi per metro cubo d’aria, che è invece sfiorata da Venezia.

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