Aereo russo caduto: la bomba sotto il sedile di un passeggero

Nuovi terribili particolari stanno venendo fuori sull’aereo russo precipitato in Sinai, di cui ormai è stata confermata l’ipotesi dell’attentato.

Airbus MetroJet Foto di Sergey Korovkin 84. Licenza CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons)
Airbus MetroJet Foto di Sergey Korovkin 84. Licenza CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons)

Anche le autorità russe, dopo le indagini condotte sul caso, hanno confermato che l’aereo della compagnia russa MetroJet, che la mattina di sabato 31 ottobre era decollato da Sharm el-Sheik diretto a San Pietroburgo, è esploso per una bomba. Non si è trattato dunque di un incidente aereo, come era sembrato in un primo momento, ma come avevano subito smentito i servizi segreti americani, che avevano parlato dell’esplosione in volo per una bomba.

Si era detto che l’ordigno era stato portato sul velivolo di nascosto tra i bagagli dei passeggeri, forse nella stiva o in un bagaglio a mano. Ora arrivano informazioni più dettagliate in merito.

Il quotidiano Kommersant, citando fonti che sarebbero qualificate, ha scritto che la bomba che ha fatto esplodere l’Airbus A321 della MetroJet era stata piazzata sotto il sedile di un passeggero, vicino al finestrino, in fondo alla cabina passeggeri.

L’esplosione della bomba ha provocato la distruzione del telaio dell’aereo e la depressurizzazione della cabina. I passeggeri sarebbero morti subito.

Nell’esplosione la coda dell’aereo si è staccata rompendosi in aria, infatti i frammenti sono stati trovati sparsi un’area molto vasta, lunga 13 e larga 5 km, mentre le persone che erano a bordo sono state uccise immediatamente da un calo di pressione “tagliente”, ha spiegato il quotidiano. Una morte orribile.

Secondo gli esperti che indagano sull’accaduto, la bomba sarebbe stata portata a bordo dell’Airbus da un membro del personale dell’aeroporto di Sharm el-Sheikh, ad esempio un addetto ai bagagli. La bomba avrebbe avuto un timer o un orologio, impostato in modo da prevedere un ritardo nella partenza.

L’aereo russo della MetroJet era precipitato nel Sinai 23 minuti dopo il decollo. A bordo viaggiavano 224 persone. In prevalenza turisti russi di ritorno dalla località del Mar Rosso. Tra loro c’erano diversi bambini, anche molto piccoli.

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