Aereo russo caduto in Sinai: c’è la conferma dell’attentato terroristico

Ormai è certo: l’aereo russo carico di turisti precipitato nel Sinai mentre faceva ritorno da Sharm el-Sheik è stato vittima di un attentato terroristico.

Airbus MetroJet Foto di Sergey Korovkin 84. Licenza CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons)
Airbus MetroJet Foto di Sergey Korovkin 84. Licenza CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons)

La conferma arriva anche dai servizi segreti russi: l’Airbus della compagnia russa Metrojet caduto nella penisola del Sinai poco dopo il decollo da Sharm el-Sheik, lo scorso 31 ottobre, mentre era diretto a San Pietroburgo con a bordo 224 persone, turisti russi che rientravano a casa, è stato colpito da un attentato terroristico. Lo ha riferito al presidente Putin il capo dei servizi segreti russi (Fsb), Aleksandr Bortnikov.

Anche le autorità di Mosca quindi convergono sull’ipotesi attentato che era stata avanzata subito dai servizi segreti americani e britannici, che avevano detto che l’aereo era esploso in volo per una bomba nascosta nei bagagli in stiva.

I russi sono giunti all’ipotesi dell’attentato, causato dall’esplosione di una bomba, al termine delle indagini condotte sui resti dell’aereo. Ieri sera, per comunicare l’esito dell’inchiesta si è tenuta una riunione al Cremlino una riunione al Cremlino a cui erano presenti il presidente Putin, appena tornato dal G20 in Turchia, il ministro della Difesa Serghiei Shoigu, il direttore dell’Fsb Aleksandr Bortnikov, il capo di stato maggiore delle forze armate russe Valeri Gherasimov, il ministro degli Esteri Serghiei Lavrov e il direttore del servizio di sicurezza all’estero, Mikhail Fradkov.
Al termine della riunione, il presidente Vladimir Putin “ha ordinato ai servizi speciali” russi “di eliminare” le persone responsabili dell’attacco terroristico. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. Putin ha detto:

“Li cercheremo dappertutto, dovunque si nascondano, li troveremo in ogni posto del mondo e li puniremo”.

Il presidente russo ha poi annunciato che i raid aerei russi in Siria saranno intensificati.

“L’attivita’ bellica dell’aviazione in Siria – ha detto Putin – non deve essere solo continuata: deve essere rafforzata, affinche’ i criminali capiscano che il castigo è inevitabile”.

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