Attentati a Parigi: blitz in Belgio, fermato l’organizzatore. L’ottavo terrorista forse in Italia

I terroristi che hanno messo a segno gli attentati di Parigi venivano dal Belgio. Oggi a Bruxelles è scattato il blitz delle forze speciali.

Blitz delle forze speciali in Belgio (JOHN THYS/AFP/Getty Images)
Blitz delle forze speciali in Belgio (JOHN THYS/AFP/Getty Images)

Dopo gli attentati che nella notte tra venerdì 13 e sabato 14 novembre hanno colpito Parigi e sconvolto la Francia e tutto il mondo, sono scattate le operazioni di polizia. Si cercano i complici dei terroristi, ma soprattutto uno dei membri del commando che è riuscito a fuggire: si tratta di Salah Abdeslam, 26 anni, nato a Bruxelles, ma di nazionalità francese, alto un metro e 75 e con occhi marroni. La polizia ha diffuso la foto dell’identikit che vi mostriamo qui sotto.

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I terroristi che facevano parte del commando che ha sferrato gli attacchi a bar e ristoranti del centro di Parigi, al Bataclan e allo stadio erano otto. Sono tutti morti tranne Salah Abdeslam che è in fuga e che secondo quanto riferito poco fa da Rainews24 potrebbe essere in Italia.

Questa mattina a Bruxelles, nel quartiere di Molenbeek è stato effettuato un blitz delle forze speciali in quello che è stata individuata come la base dei terroristi. E’ stato arrestato un sospetto, ma non si tratta di Salah Abdeslam, come si era pensato in un primo momento. L’uomo fermato sarebbe stato tuttavia individuato come la “mente” degli attacchi di Parigi, l’organizzatore. Si tratta di Abdelhamid Abaaoud, 28 anni, di origine marocchine. I servizi di sicurezza belgi sospettano che ci sia l’uomo dietro l’organizzazione degli attentati.

Intanto, in Francia sono state eseguite 160 perquisizioni e 23 arresti in tutto il Paese. La polizia ha effettuato un blitz nella zona di Seine-Saint-Denis, a Parigi, mentre a Tolosa sono state fermate tre persone nello stesso quartiere dove abitava Mohamed Merah, il 23enne di origini algerine che nel marzo del 2012 uccise 7 persone, fra cui 3 bambini, in un attentato contro la comunità ebraica. A Lione sono state arrestate 5 persone in un appartamento dove è stato rinvenuto “un vero e proprio arsenale” con lancia-razzi, un kalashnikov, varie pistole automatiche e giubbotti anti-proiettile. Perquisizioni sono state effettuate nel Nord della Francia, vicino al confine con il Belgio, a Grenoble, Echirolles, Fontaine e Saint-Martin-d’Heres.

Gli attacchi di venerdì sera sono stati compiuti da un commando di 8 terroristi, tra cui il fratello di Salah Abdeslam, Brahim che è considerato il responsabile dell’attacco al caffè in boulevard Voltaire. L’uomo è morto negli attentati. Un terzo fratello, invece, di nome Mohamed è stato arrestato sabato, anche se non faceva parte del commando è sospettato di essere coinvolto negli attentati. Mohamed Abdeslam lavorava per l’amministrazione del quartiere di Molenbeek.

Gli altri terroristi identificati, oltre ai fratelli Salah e Brahim Abdeslam, sono Bilal Hadfi, Omar Ismail Mostefai, Samy Amimour e Ahamd Al Mohammad.

Bilal Hadfi, 20 anni, di origine belga, è fra i tre attentatori che si sono fatti saltare in aria allo Stade de France. Ismail Mostefai, 29 anni, uno dei quattro attentatori del Bataclan, è stato il primo ad essere identificato, grazie all’impronta digitale del dito indice. Il giovane, nato nella banlieue di Parigi, era già schedato per piccoli precedenti penali. Samy Amimour, anche lui al Bataclan, era nato il 15 ottobre 1987 a Drancy, residente a Parigi, era stato due anni in Siria. Era già noto ai servizi antiterrorismo e ricercato dal 2013, quando nei suoi confronti era stato spiccato un mandato di cattura internazionale. Ahamd Al Mohammad
, invece, si è fatto esplodere allo stadio, era nato nel 1990, ma sulla sua identità ci sono ancora dei dubbi. Il nome dell’uomo, infatti, è indicato sul passaporto siriano rinvenuto accanto al corpo dilaniato di un kamikaze, ma non è ancora chiaro se il documento sia autentico. Secondo l’intelligence Usa è falso

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