Il vocabolario della moda

Photo by Pixabay
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A – I

Animalier 

Si definisce così la fantasia che su tessuti o pelle riproduce il manto di animali come tigri, zebre o leopardi. Un must che, tra altri e bassi, non è mai tramontato.

Balloon

Nome tecnico della celebre gonna a palloncino che ci riporta alla mente la moda anni ’50 ma anche, più in generale, di tutte le forme morbide e gonfie che possono adornare braccia, gambe o altre parti del corpo.

Bangle

E’ il celebre bracciale rigido, a fascia, alto e bombato. Nacque negli anni ’70 e, sino ad oggi, ha vissuto rivisitazioni svariate in ogni genere di materiale, dalla plastica all’oro.

Bustier

E’ uno dei capi più sexy dell’universo femminile. Si tratta di un top senza spalline assai attillato perfetto per nascondere la pancia e mettere in luce fianchi e seno. Lo scollo può essere a balocconi, squadrato o a cuore,per un vero stile Moulin Rouge.

Cache Coeur

Maglioncino incrociato che si lega sul fianco. Un modello preso in prestito dal mondo del ballo che noi conosciamo come “scalda cuore”

Camouflage

E’ il classico mimetico, quello che con la bella stagione torna ogni anno alla ribalta a partire dalla sua nascita, nei lontani anni ’60.

Camperos

Borchie, cuciture e inserti in pelle adornano questo classico stivale in stile country. Il look da cow boy è garantito da tacco spesso e taglio obliquo.

Chandelier

Sono gli orecchini pendenti più vistosi, veri e propri”lampadari” per orecchie con tessuti, pietre, metalli preziosi e chi più ne ha più ne metta.

Chiodo

I punk di tutto il mondo lo amano. E’ il giubbotto in pelle con zip a vista e cinturone in vita. Magari anche qualche borchia.

Clutch

Se la chiamate ancora pochette siete out. Che sia piccola o grande, da giorno o da sera, la borsa che si porta in mano è oramai un must per qualsiasi donna.

Diana

Elsa Schiaparelli negli anni ’30 ideò questa particolare e audace scollatura con una spalla interamente scoperta. Il nome tecnico del monospalla deriva proprio dalla dea della caccia, la cui tunica nella comune iconografia possiede proprio questa caratteristica tra il sexy e lo sportivo.

Escarpin

Tacco esile e ampia scollatura per questa scarpetta in stile cenerentola, il modello classico tanto in voga negli anni ’50.

Fish Tail

Non parliamo di trecce in questo caso ma di particolari orli che concludono gonne o vestiti in modo asimmetrico, con un vero e proprio effetto sorpresa a mo’ di strascico sul retro.

Georgette

Il suo nome deriva dalla sarta francese Georgette de la Plante. Si tratta di un tessuto che si caratterizza per una superficie quasi trasparente e leggermente increspata. La base può essere in lana o seta.

Husky

E’ un capo unisex che si caratterizza per la sua lavorazione trapuntata a rombi, con tasche profilate e collo in velluto a costine. Parliamo proprio della classica giacca sportiva, perfetta per la mezza stagione e, secondo la tradizione, inventata negli anni ’60 da un colonnello in pensione che la usava per andare al poligono.

Impero

Si definisce così lo stile dei capi femminili che hanno una vita tanto alta da tagliare magliette e vestiti proprio sotto il seno. Lo stile nacque alla corte di Napoleone e rimase poi un vero e proprio classico, perfetto per quelle donne che vogliono nascondere i fianchi e esaltare il seno.

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