Donne in copertina contro Bill Cosby

Il popolare attore afro-americano Bill Cosby è finito nell’occhio del ciclone da qualche tempo con l’accusa di aver molestato sessualmente o violentato decine di donne. Alcune di quelle donne hanno deciso di venire allo scoperto.

Le vittime di Bill Cosby sulla copertina del New York Magazine
Le vittime di Bill Cosby sulla copertina del New York Magazine

La brutta vicenda di cronaca che ha travolto l’attore Bill Cosby, oltre a ricordarci drammaticamente i numeri e la diffusione del grave fenomeno della violenza sulle donne, anche in quelli che dovrebbero essere i Paesi più evoluti, ha rappresentato un vero e proprio terremoto negli Stati Uniti, e non solo, demolendo per sempre la figura del Dottor Robinson il popolarissimo medico e padre di famiglia della sitcom televisiva I Robinson, andata in onda dalla metà degli anni ’80 ai primi anni ’90 e negli Usa chiamata The Cosby Show, dal nome del suo autore e protagonista principale, Bill Cosby appunto (nella versione originale il cognome della famiglia è Huxtable, troppo difficile per il pubblico italiano, per il quale si è preferito il più facile Robinson).

I particolari della storia da CheDonna.it.

Le vittime di Cosby in copertina

Nello scorso autunno Bill Cosby era stato accusato da diverse donne di molestie e violenza sessuale. Una vicenda che ha sorpreso e lasciato sgomenti in molti. La realtà, purtroppo, è molto diversa da come appare e anche dietro ai personaggi più simpatici e divertenti della tv si possono nascondere degli orchi. Non è una novità. Tra i fatti ancora più odiosi addebitati al popolare attore c’è soprattutto l’avere drogato le proprie vittime prima di abusare di loro. Bill Cosby non ha approfittato solo del suo ruolo di personaggio famoso ed influente per approfittare delle donne, le ha anche narcotizzate e drogate per compiere fino in fondo e senza alcuna resistenza gli stupri. Un crimine non isolato, compiuto anche su minorenni, ragazze che sognavano di entrare nel mondo dello spettacolo e che si erano rivolte a lui in buona fede. A seguito delle prime testimonianze, sono state altre le donne venute allo scoperto per denunciare i crimini di Cosby. Un caso che è diventato sempre più esplosivo.

Bill Cosby, che ancora lavora e tiene spettacoli, ha prima cancellato i suoi show, quando sono venute fuori le accuse nei suoi confronti, e ha negato decisamente di aver commesso violenze sessuali. Recentemente però ha fatto le prime ammissioni sull’aver drogato delle donne per avere rapporti sessuali con loro.

Intanto le vittime dell’attore, che sono diverse decine, sono venute allo scoperto e nell’ultima edizione della rivista New York Magazine si sono fatte immortalare in una fotografia in bianco e nero che le ritrae sedute una accanto all’altra e che è stata pubblicata in prima pagina. Si tratta di una denuncia forte e di un atto di coraggio, con cui si vogliono invitare tutte le donne vittime di violenza ad uscire allo scoperto e a denunciare. Non importa se il loro stupratore è un personaggio potente e famoso.

Le donne finite in copertina sono 35, non sono nemmeno tutte le vittime di Cosby, tanto che gli autori del giornale hanno lasciato accanto all’ultima donna una sedia vuota, per chi vorrà farsi avanti più tardi. Il titolo acconto alla foto recita: “Cosby: Le donne, una sorellanza non voluta“. Donne che si sono ritrovate insieme per ragioni dolorose e drammatiche.

Sui social network è stato lanciato l’hashtag #TheEmptyChair, la sedia vuota, come quella nella copertina, per invitare le donne a sporgere denuncia contro la violenza subita. Un invito rivolto a tutte le donne, non solo alle vittime ancora nascoste di Cosby.

Il New York Magazine racconta le storie di queste 35 donne e ne pubblica anche altre foto, mentre sul sito online del giornale si possono ascoltare 6 video interviste. Le testimonianze sono dolorose e impressionanti. Un atto di grande coraggio da parte di queste donne e un esempio per tutte.

L’articolo del New York Magazine con le testimonianze delle donne violentate da Bill Cosby si può leggere a questa pagina.

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