Ragazza belga chiede e ottiene l’eutanasia per un motivo che fa discutere

Mentre era ricoverata in clinica, Laura ha conosciuto una donna, Sarah, che stava pianificando la propria eutanasia. La giovane ha pensato che anche lei avrebbe potuto scegliere di morire, anche se non soffriva di nessuna grave patologia, perché la vita le era diventata impossibile. Dopo anni di sofferenze, crisi depressive, episodi di autolesionismo e impossibilità a costruire delle relazioni affettive, Laura ha pensato che per lei non ci fosse più posto in questa vita e che fosse arrivato il momento di morire.

Sottoposta ai test e controlli medici che la richiesta di eutanasia richiede, diversi medici le hanno dato ragione: anche se non ha alcuna patologia fisica, soffre troppo psicologicamente e dunque ha il diritto di morire. I medici hanno anche accertato le piene facoltà mentali di Laura nel prendere una decisione così drastica: “È una persona equilibrata”, hanno detto.

Incredibilmente la ragazza è serena, o almeno appare così. “Vivere non fa per me“, ha spiegato Laura al giornale, sostenendo di essere convinta che avrebbe voluto comunque morire a prescindere dalla sua storia familiare, che ha sì contribuito alla sua sofferenza, ma “avrei avuto questo desiderio di morire anche se fossi cresciuta in una famiglia tranquilla e stabile”, ha detto con determinazione. “Semplice, non ho mai voluto vivere“, ha aggiunto Laura.

Una storia drammatica davanti alla quale è difficile dare delle risposte. Ci si chiede se veramente il dolore morale e psicologico che prova la ragazza sia tanto forte da impedirle di vivere o se invece la Laura piuttosto che aiutata a morire andrebbe aiutata a superare le sue difficoltà e a vivere.

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