Le bibite zuccherate avrebbero fatto una strage

Le bevande zuccherate possono essere mortali.

Bibite (Thinkstock)
Bibite (Thinkstock)

Che le bibite zuccherate facessero male si sapeva, ma addirittura che avrebbero provocato la morte di migliaia di persone no. Ve lo racconta CheDonna.it.

Bevande zuccherate mortali

Uno studio anglo americano dimostrerebbe che sono decine di migliaia le persone morte nel mondo per colpa delle bibite zuccherate. L’eccessivo consumo di queste bevande favorirebbe infatti la comparsa di diverse patologie gravi, alla lunga mortali.

A sostenere questa tesi è un gruppo di ricercatori internazionali appartenenti alle Università di Harvard, Tufts, Washington e all’Imperial College di Londra, il cui studio è stato pubblicato dalla rivista medica Circulation e citato dal Corriere della Sera. Secondo i ricercatori, il consumo di bibite zuccherate causerebbe oltre 184mila morti all’anno. Il dato è stato ricavato da 62 studi sull’alimentazione che hanno riguardato 611.971 persone in 187 Paesi, in un periodo di tempo di 30 anni che va dal 1980 al 2010. Le malattie mortali che possono essere provocate dal consumo di bibite sono quelle note già note per essere causate anche da una alimentazione scorretta, come il diabete, le patologie cardiache e i tumori.

Nel periodo dal 1980 al 2010, gli studiosi hanno osservato che 133.000 decessi sono stati causati dal diabete di tipo 2 (quello derivante dall’alimentazione), 45.000 da malattie cardiovascolari e 6.450 dal cancro. Per un totale di 184.450 morti che sarebbero in correlazione con il consumo di bevande dolcificate. Decessi che si potrebbero prevenire, spiegano gli studiosi.

Tra i Paesi presi in esame quello che ha registrato la più alta percentuale di morti causate dal consumo di bibite è, a sorpresa, il Messico, con circa 24.000 decessi all’anno. Al secondo posto, come era prevedibile, seguono subito gli Stati Uniti, che hanno già i loro gravi problemi legati alla scorretta e eccessiva alimentazione.

In genere, gli studi hanno rilevato che la percentuale più alta di decessi causata dal consumo di bevande zuccherate è presente nei Paesi a basso/medio reddito, dove arriva al 76%. Se negli adulti messicani sotto i 45 anni di età la mortalità per il consumo di bibite è al 30%, i più bravi sono i giapponesi, quelli sopra i 65 anni hanno un tasso di mortalità causato da bevande zuccherate inferiore all’1%. Sono soprattutto i giovani, quelli che consumano di più le bibite, ad essere maggiormente colpiti, con la mortalità che riguarda in particolare la fascia di età tra i 20 e i 44 anni. I giovani, sempre a causa delle bibite, sono maggiormente colpiti anche dalle malattie croniche, come appunto il diabete.

I ricercatori dunque insistono sull’importanza che l’assunzione di bevande gassate e zuccherate venga scoraggiata, perché, affermano, dal loro consumo non viene alcun beneficio per la salute. Anzi la loro riduzione potrebbe salvare decine di migliaia di vite all’anno.

C’è poi anche il fattore economico. La morte e le malattie croniche legate al consumo di bevande dolci colpiscono soprattutto i giovani adulti, ovvero un ampio settore della forza lavoro in molti Paesi, con conseguenze economiche significative sulla produttività, a causa della ridotta capacità lavorativa di una parte importante della popolazione. L’altra conseguenza è poi quella dell’aumento della spesa sanitaria. Altro problema non di poco conto e con cui gli Stati combattono ogni giorno.

Ma quali sono queste bevande che fanno così tanto male? Oltre alle prevedibili bibite gassate e piene di zuccheri, come le cole, le aranciate e le gazzose, che spesso contengono quantità industriali di glucosio sotto varie forme, ci sono anche i semplici succhi di frutta, anche quelli che contengono frutta al 100% e non hanno zuccheri aggiunti, poi il tè zuccherato e anche le bevande energetiche e per gli sportivi, quelle che spesso pensiamo facciano bene.

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