Caso Loris: la madre punta il dito sul cacciatore che ha trovato il corpo del bambino

Nessun nuovo sviluppo sul caso dell’omicidio del piccolo Loris Stival, avvenuto nel mese di novembre scorso, a Santa Croce Camerina (Ragusa) per cui è in carcere la madre del bambino, Veronica Panarello.

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Sul caso stanno proseguendo le indagini mentre si è dimesso il perito che avrebbe dovuto accertare le capacità di genitore di Veronica per cui il Tribunale dei minori di Catania ha sospeso la perizia in attesa della nomina di un nuovo esperto.

Intanto la Panarello ha scritto una lettera a Mattino Cinque, nella quale sostiene che non intende perdonare nessuna persona che le ha voltato le spalle. Un pensiero sicuramente rivolto al marito, David Stival, con il quale recentemente la donna ha avuto un incontro in carcere finito in una lite.

Lei dal carcere continua a proclamarsi innocente e ha espresso dei dubbi sulla figura del cacciatore pensionato Orazio Fidone che ha trovato il corpo senza vita del piccolo Loris in tempi record. Il cacciatore-pensionato ha sempre ribadito di avere trovato in modo casuale il corpo del piccolo Loris e di aver subito ipotizzato che potesse trovarsi in una delle zone più pericolose della città qual’era quella del vecchio mulino.

Al contempo però anche il giornalista Carmelo Abbate in un video pubblicato su Youtube sostiene l’innocenza di Veronica, spiegando che non ci siano prove certe. Abbate si dice convinto che non spunteranno indizi a suo carico: “La decisione della Procura di Ragusa è stata assolutamente frettolosa e tragica. La presunta colpevolezza della ventiseienne non è stata ancora dimostrata. La presunzione di innocenza vale anche per lei”, ha sottolineato Abbate.

Un giallo ancora da risolvere avvolto da numerosi dubbi per cui anche le dimissioni del perito risultano sospette.

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