Loris: nuovi indizi gravano sulla madre. Mistero di una lancia delta

Emergono nuovi indizi sul caso dell’omicidio del piccolo Andrea Loris Stival, il bambino scomparso lo scorso 29 novembre e poi ritrovato morto da un cacciatore pensionato, nei pressi della zona del “Mulino Vecchio”, a pochi chilometri da Santa Croce Camerina.

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La madre Veronica Panarello è accusata di aver ucciso il proprio figlio ed è ora in carcere ad Agrigento. Dopo alcuni giorni dall’omicidio,, gli inquirenti in base alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, avevano dedotto che la donna non aveva mai portato il bimbo a scuola. Al contrario, quella mattina, il bambino era tornato in casa con la madre e il fratellino più piccolo, poi era nuovamente uscito per raggiungere la scuola. Ma secondo gli inquirenti, Loris non uscì vivo da quella casa.

Il legale della donna,  Francesco Villardita, riferisce che Veronica “è una donna distrutta, pesa 38 chili. Si professa sempre innocente, continua a combattere e continuerà, ritengo, a farlo”.

“Sotto il profilo fisico ovviamente è una donna distrutta- ha aggiunto il legale- Lascio solo immaginare in quale condizioni fisiche e psicologiche può trovarsi una persona che arriva oggi a pesare 38 chili, e ne ha perduti 9, per la scomparsa del figlio, per non poter vedere l’altro figlio e per essere privata della sua libertà personale”.

Veronica aveva comportamenti violenti con i figli

Ma la posizione della donna sembra aggravarsi con la testimonianza di alcuni vicini che l’avrebbero sentita urlare spesso contro i suoi figli. Alcuni raccontato di aver udito una volta anche sbattere delle sedie e che Loris era il figlio che prendeva più spesso di mira, apostrofandolo addirittura con parole pesanti.  La madre di un amico di Loris, ricorda anche che una volta suo figlio era scappato dalla casa di Loris perché aveva avuto paura delle urla di Veronica che definì “una pazza”-

Secondo le indiscrezioni riportate dai media, sembra che gli ultimi venti giorni prima della sua morte, il bambino fosse in uno stato di malessere arrivando a perdere 4 chili in poche settimana. Inoltre, quella tragica mattina, avrebbe accusato la madre di truccarsi troppo.

A questo si aggiunge il filmato di una delle telecamere del tragitto compiuto da Veronica il 28 novembre, il giorno prima dell’omicidio, che riprendono la donna in auto che stava aspettando che Loris uscisse da un panificio. In base alle indiscrezioni, il video mostrerebbe che quando il bambino è tornato in auto, la donna avrebbe strattonato il bambino, dandogli anche uno schiaffo per cui Loris sbatte la testa contro il cruscotto.

Le forbici e la cintura preferita di Loris

Questa settimana, il padre di Loris, Davide Stival, ha consegnato agli investigatori un paio di forbici da elettricista e la cintura che Loris metteva sempre.

Elementi che potrebbero aggravare la posizione della donna in quanto le forbici da elettricista erano nel cassetto della cucina e non nel garage dove era solitamente collocate. Il legale di Davide Stival, Daniele Scrofani ha spiegato che il suo assistito “ha notato la cintura a casa normalmente riposta, e ha detto: Ma questa cintura era quella che metteva sempre il bambino. A questo punto, insieme ad una forbice, che non era stata ancora sequestrata, lui l’ha portata alla polizia e la magistratura l’ha già sottoposta ad un accertamento tecnico irripetibile che è stato effettuato il 29 gennaio a Palermo”.

Il mistero della lancia

Ma sul caso spunta anche un nuovo mistero, quello di una lancia delta grigia che secondo un testimone è stata vista imboccare, a tutta velocità nella strada del vecchio Mulino. Secondo il testimone, l’auto avrebbe sbandato sulla sinistra, e poi, con una manovra azzardata, all’ultimo istante, avrebbe imboccato a destra la strada che porta al canalone dove giaceva il corpo di Loris.

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