TEATRO: “Il malato immaginario”

antonella_panini_3Seconda domenica a teatro per ‘6 ..’5 …’4 RINASCIMENTO testi rinascimentali per contemporanei, la rassegna organizzata da Ars Ventuno nelle splendide sale del Palazzo dei Principi di Correggio con gli allievi di Mechanè: dopo Calderon della Barca sul palco, fra i capolavori ospitati da questo bellissimo Museo, il 6 aprile (ore 11,00 e ore 18,00, ingresso €. 10,00) sarà la volta di una suite da Il malato immaginario di Molière (1673), un grande classico restituito all’ipocondria contemporanea dallo sguardo profondo e ironico di Antonella Panini (nella foto) e interpretato dagli allievi attori del primo anno di Mechanè: Giuseppe Ombrini, Franca Pacchioni, Federica Nioi, Ezio Rebecchi, Chiara Daolio, Federica Lusuardi.

Una messinscena che esalta l’ilarità del testo. “I personaggi sono maschere contemporanee dalle tinte surreali – ha dichiarato Antonella Panini responsabile del progetto Mechanè -. Maschere di una commedia dell’arte del nostro tempo che dialogano nell’universo sospeso di Argan, il grande malato di sé stesso, che ama circondarsi di medici, infermieri, farmacisti per garantirsi una sorta di sopravvivenza eterna.” Così ogni membro della famiglia, dal costume di sapore secentesco, indossa un camice bianco, una sorta di travestimento obbligato che rimanda palesemente all’Enrico IV di Pirandello.

La storia si dipana rapida e chiara in un carosello di giocosità intorno alle purghe e i salassi ai quali Argan si sottopone. L‘amore della figlia per Cleante è osteggiato dal fidanzamento obbligato con il neo dottore Tommaso Cagherai. La moglie Belina trama di diseredare la figliastra con un giochetto notarile. Soltanto alla fine il malato si riabilita per sua stessa convinzione. Cadono i camici bianchi e la vita riprende.

Il prossimo e ultimo appuntamento è previsto per domenica 13 aprile (ore 11,00 e ore 18,00, ingresso €. 10,00) con La fabula di Cefalo di Nicolò da Correggio (1487) messa in scena grazie alla regia sensibile e innovativa di Gabriele Tesauri con i giovani della classe junior di Mechanè e le danzatrici di ARS VENTUNO.

Ricordiamo che Mechanè è una scuola triennale di teatro che propone un percorso di approfondimento teatrale articolato ed efficace e annovera, tra i propri docenti, i migliori artisti del territorio.

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