LIBRI: premio Accademia Letteraria italo-australiana scrittori

L’ambito premio Alias, Accademia Letteraria italo-australiana scrittori, va per il secondo anno consecutivo a due pratesi doc: Liliana Puggelli e Valentina Chiaramonti. Segni particolari:  nonna e nipote!

Ecco le opere premiate:

Solo sei anni ….

Avevo solo sei anni

quando te ne andasti.

E’ un po’ scarso il ricordo.

ma duro nel mio destino.

Babbo partisti per la guerra

e moristi da uomo.

Quando ti rammento

le lacrime mi scendono dagli occhi.

Grande paura di scordarmi  come eri

bello giovane, quando mi prendesti in collo.

Infinita la nostalgia di poterti solo immaginare

vecchio, ma ancora bello, insieme alla mamma

VALENTINA CHIARAMONTI

Se La nipotina si è cimentata in un’opera poetica, la nonna ha invece preferito la prosa: dolci ricordi e  una speranza per il futuro della sua amata Prato.

“Rinascita” Cinquantanni di storia in un pugno di parole.

Dopo l’abbattimento del muro di Berlino e l’avvento dell’Europa Unita con l’introduzione dell’Euro, sembrava che il mondo fosse diventato tutto una bella favola. Dopo la seconda guerra mondiale, che tante distruzioni, crimini e morti aveva portato, i brutti giorni dei bombardamenti, delle rappresaglie tedesche, dei campi di sterminio e tante altre tristi immagini venivano, non dico dimenticate (impossibile dimenticare quei giorni e forse nemmeno giusto) ma lasciavano spazio ad un mondo che si stava riorganizzando per una vita migliore, Americani, russi, tedeschi, inglesi sembravano tutti propensi a costruire una pace duratura. L’Italia, da parte sua, tra comunisti e cattolici, tra un governo e l’altro, stava risalendo la china, fino ad arrivare a far parte delle grandi potenze mondiali. Il “Made in Italy” stava diventando il marchio che tutto il mondo ammira e ci invidia. Il tempo è trascorso veloce fra alti e bassi. Il popolo italiano, specialmente i toscani dalla “Testa Dura”, anche contro le avversità hanno saputo difendersi e conquistare la stima del mondo. Un po’ in lontananza vedevamo arrivare il terzo millennio, come un periodo di grande scoperte, progetti di lavoro, avventure, viaggi e benessere per tutti. L’abbiamo atteso tutti con trepidazione, passando la notte del 31 dicembre 1999 svegli davanti alla televisione per guardare chi, tra i vari continenti, avrebbe avuto la precedenza ad entrare nel nuovo millennio. Passata l’euforia dei festeggiamenti, spente le luminarie e ripreso il ritmo di tutti i giorni nulla, purtroppo, era cambiato in meglio. L’ anno 2000 le novità le aveva portate, ma non quelle sperate… Dopo l’attentato alle Torri Gemelle di New York, con migliaia di morti, il mondo è ad una svolta, fra: governi ladri, banchieri corrotti, truffatori, mazzette, l’ Euro che non è la moneta promessa … ci siamo ritrovati in una crisi che richiede grandi sacrifici a tutti per poterne uscire e io lo spero vivamente. La crisi è mondiale e ha colpito le più grandi industrie in tutti i settori, lasciando senza lavoro giovani e  la situazione diventata molto seria per tutti,a la speranza di una “Rinascita” deve essere più forte di ogni altro sentimento.

 

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