Pensioni, il condono contributivo è un’occasione: correggi gli errori e chiedi aumento dell’assegno

Scopri come il condono contributivo può aiutarti a correggere gli errori nei versamenti e ad aumentare l’importo della pensione statale.

Dopo una vita di lavoro e contributi versati, ci si aspetta che la pensione rifletta fedelmente ogni anno di servizio. Eppure non sempre è così: errori di calcolo, omissioni nei versamenti, periodi di lavoro non correttamente registrati possono ridurre l’importo dell’assegno mensile senza che il diretto interessato se ne accorga subito.

inps pensioni
Condono contributivo: la sanatoria che può far crescere l’assegno mensile, chedonna.it

Per molti pensionati statali, scoprire queste discrepanze avviene spesso troppo tardi, quando il danno è già fatto e il rischio è di vedersi negare una parte di ciò che spetta di diritto. Negli ultimi anni però è arrivata una misura che potrebbe rimettere le cose a posto: il condono contributivo. Una possibilità concreta per correggere vecchi errori e, in alcuni casi, aumentare la pensione senza versare nemmeno un euro in più.

Condono contributivo: la sanatoria che può far crescere l’assegno mensile

Il condono contributivo nasce per risolvere una serie di storture accumulate negli anni, soprattutto nel settore pubblico. Grazie a questa sanatoria le amministrazioni possono aggiornare le posizioni contributive incomplete senza dover versare retroattivamente i contributi mancanti. L’Inps, a quel punto, ricalcola la pensione del lavoratore interessato e, se emergono periodi in più o errori sanati, l’assegno può crescere e in alcuni casi arrivano anche arretrati importanti.

La novità principale, introdotta con la circolare Inps n. 118 del 2025, riguarda i periodi di paga fino al 31 dicembre 2004: le amministrazioni che hanno trasmesso le denunce mensili vengono considerate automaticamente in regola, anche se la prova del pagamento effettivo non è disponibile. Questo sblocca tante situazioni rimaste ferme per anni e offre una seconda chance a chi rischiava di perdere parte della pensione.

inps pensioni
Pensioni, il condono contributivo è un’occasione: correggi gli errori e chiedi aumento dell’assegno, chedonna.it

Non tutti però hanno gli stessi diritti. Chi è andato in pensione da meno di tre anni può ottenere il ricalcolo dell’assegno e gli eventuali arretrati. Per chi ha superato i tre anni dalla decorrenza della pensione la sanatoria serve comunque a correggere i dati, ma l’aumento dell’assegno potrebbe non essere immediato. In ogni caso si tratta di un aggiornamento ufficiale che potrà produrre effetti in futuro o in caso di nuove verifiche.

C’è poi un aspetto che pochi considerano: la correzione dei contributi incide anche sul TFR e sul TFS, cioè la liquidazione spettante ai dipendenti pubblici. Versamenti incompleti possono aver ridotto l’importo finale, e con il ricalcolo ci si potrebbe trovare con una buonuscita più sostanziosa.

La possibilità di usufruire del condono è stata prorogata fino al 2025: c’è quindi tempo per chiedere il controllo della posizione contributiva, rivolgendosi alla propria amministrazione, all’Inps o a un patronato. Un passo che potrebbe tradursi in più soldi ogni mese e in una pensione finalmente calcolata nel modo giusto. In tempi di bilanci familiari sempre più stretti, non è certo un dettaglio da trascurare.

Gestione cookie