Superbonus, cambiamenti in arrivo: ecco cosa potrebbe succedere

Riguardo i Superbonus – e più precisamente la cessione dei crediti – ci sono delle importanti novità. Ecco quali.

Novità in merito ai Superbonus. Come si evince dall’emendamento sulla cessione dei crediti depositato dal Governo, le banche potranno “cedere sempre il credito a soggetti non rientranti nella definizione di consumatori o utenti che abbiano stipulato un contratto di conto corrente con la stessa banca cedente”.

Superbonus cessione crediti
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A renderlo noto è una relazione illustrativa: questa modifica di fatto sostituisce – oppure arricchisce potremmo dire – il dl del 17 maggio 2022. Secondo quest’ultimo, infatti, le banche potevano cedere solo a “clienti professionali”. Adesso la platea è aumentata.

Del resto, da diverso tempo la cessione dei crediti per bonus edilizi è oggetto di ripetute modifiche.

Ma cosa sta accadendo alla cessione crediti in merito ai Superbonus? Ecco tutto ciò che c’è da sapere al riguardo.

Cessione crediti e Superbonus: tutto ciò che c’è da sapere

La prima cosa che dobbiamo dire è che, alla luce delle recenti modifiche che abbiamo menzionato poco più sopra, le banche avranno la possibilità di cedere i crediti legati ai bonus edilizi non più a favore dei clienti professionali privati, ma di soggetti diversi dai consumatori e dagli utenti. L’unica condizione è che questi siano sempre correntisti.

Superbonus cessione crediti
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Questo significa che possono cedere i bonus edilizi e del 110% anche a coloro che sono dotati di partita IVA.

Come afferma l’emendamento, adesso la cessione dei crediti si applicherà anche agli sconti in fattura comunicati all’Agenzia delle Entrate prima della data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Aiuti (cioè prima del 16 luglio 2022).

Qualcosa però non torna: non ci sono notizie in merito alla responsabilità dei cessionari. Cosa succede quindi? Che si considera sempre la regola che menziona l’omissione della “specifica diligenza” da parte del cessionario.

Qual è il livello di diligenza? Dipende dalla natura del cessionario. La verifica sulla responsabilità del singolo acquirente viene considerata caso per caso.

Nel frattempo la Commissione banche ha avviato un’indagine sulla cessione dei crediti dei bonus edilizi, in seguito a numerose segnalazioni ricevute.

Ad annunciarlo è una nota dell’Ufficio di Presidenza della Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario. Ogni banca riceverà un questionario per verificare l’operatività del sistema bancario italiano ovviamente riguardo i crediti relativi al Superbonus 110%.

In pratica 11 banche più la Cassa depositi e prestiti e le Poste dovranno fornire entro l’11 luglio informazioni sui crediti acquisiti.

Come ha affermato la Presidente della Commissione, Carla Ruocco: “Grazie al sistema di segnalazione attivo presso la Commissione banche abbiamo riscontrato un significativo peggioramento dei tassi di sconto applicati alla cessione dei crediti e una forte riluttanza da parte degli istituti bancari ad accogliere le pratiche presentate”.

La conseguenza diretta? La volontà di esaminare le procedure messe in atto per l’erogazione del credito.

Nel frattempo, però, la Confartigianato ha reso noto cosa accadrebbe in caso di inesigibilità del Bonus. In questo caso la conseguenza diretta sarebbe la perdita di circa 47 mila addetti nelle micro e piccole imprese.

Ed ecco che quindi, secondo l’associazione, con il blocco della cessione, “si ridurrebbe del 40% l’aumento di occupazione creato nel settore delle costruzioni nell’ultimo anno”.

Come ha quindi affermato la confederazione di artigiani e piccole imprese, “Il blocco dei crediti, le continue modifiche normative in materia di bonus edilizia e la volontà del Governo di non prorogare il superbonus colpiscono proprio l’unico settore che, anche grazie a queste misure di sostegno, ha rimesso in moto il mercato del lavoro negli ultimi due anni”.

Negli ultimi anni, infatti, il settore delle costruzioni ha fatto registrare l’aumento di 176mila addetti, soprattutto nel Sud Italia, in cui la crescita è stata di 101mila addetti (a fronte dei 71mila del Nord Ovest.

Nel frattempo comunque il Governo ha introdotto una serie di agevolazioni che possono comunque tornare utili a moltissime persone e tra questi ricordiamo il Bonus Mobili ed Elettrodomestici.

In ogni caso la questione della cessione dei crediti in merito ai Superbonus appare controversa più che mai.

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