Juve-Napoli, cosa può succedere dopo il mancato match

La querelle relativa a Juventus-Napoli, e la mancata disputa del match, ha aperto nuove criticità in merito alla linea preventiva da adottare in merito alla pandemia nel mondo dello sport e ancor più del calcio.

Juve-Napoli, le conseguenze possibili dopo il mancato confronto (Getty Images)
Juve-Napoli, le conseguenze possibili dopo il mancato confronto (Getty Images)

Juve-Napoli ha rotto il vaso di Pandora. Attorno al mondo del calcio c’erano già incertezze, in tempo di pandemia, quanto è successo con la squadra partenopea – che è stata costretta, per diverse ragioni – a non partire alla volta di Torino ha fatto emergere numerose criticità in fatto di dialogo fra mondo del calcio e Stato Italiano sul piano dei protocolli e delle regole da seguire.

La giustizia sportiva sembrerebbe non andare di pari passo con l’iter italiano e le norme preventive al tempo del Coronavirus, quindi un intervento della ASL locale potrebbe generare il caos quando ci sono degli appuntamenti da rispettare e quando in ballo c’è il calcio giocato.

Al Napoli, dunque, è stato imposto l’isolamento fiduciario: se dapprima la scelta di non partire poteva sembrare facoltativa, la mancata presenza all’Allianz Stadium è stata successivamente spiegata con possibili criticità nell’applicazione delle norme preventive alla vigilia del match.

Juve-Napoli, il dibattito è aperto: ora che succede?

Le possibili conseguenze dopo Juve-Napoli (Getty Images)
Le possibili conseguenze dopo Juve-Napoli (Getty Images)

I partenopei, avendo partecipato alla partita con il Genoa, che precedentemente aveva dato vita ad un focolaio non indifferente di contagiati, dovevano isolare la propria squadra in un luogo deputato. Invece, dai primi riscontri, sembrerebbe che i giocatori fossero sì isolati, ma nelle proprie abitazioni e non tutti nello stesso luogo come imporrebbe la norma vigente.

Da questo assunto, la scelta obbligata degli azzurri di non recarsi all’Allianz Stadium su ammonimento della ASL locale. La Juventus, invece, che avrebbe rispettato in pieno il viatico di precauzioni in essere, poteva tranquillamente disputare il match. Infatti, la squadra di Pirlo si è presentata regolarmente sul terreno di gioco.

Le polemiche scaturiscono, dunque, dal mancato rinvio del match: secondo la giustizia sportiva, le due squadre sapevano benissimo la procedura da seguire. Se non si è giocato, quindi, è “soltanto” per la mancata presenza del Napoli in campo. Fattore questo che, da regolamento, impone il 3-0 a tavolino per i bianconeri.

Possibile revisione del protocollo dal Cts: gli sviluppi in Serie A

“Noi ci atteniamo ai regolamenti”, ha detto Andrea Agnelli, patron della Juventus. C’è un protocollo e l’abbiamo applicato, tuonano dalla Continassa. Mentre gli azzurri di De Laurentiis puntano al ricorso dal momento che, secondo loro, non si è giocato per motivi terzi. Ovvero l’intromissione – imprescindibile – della ASL sul territorio.

Su questo aspetto fa eco anche il Ministro della Salute Roberto Speranza: “La priorità è la salute”, quindi potrebbe ridisegnarsi l’intero protocollo preventivo alla luce degli ultimi accadimenti. Il 3-0 a tavolino in favore dei bianconeri, per il momento, rimane. Attendiamo sviluppi per capire che piega prenderà questa situazione e soprattutto quali risvolti prenderà.

 

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