Sanremo: la nuova edizione ad Amadeus con Cecchetto direttore artistico

La settantesima edizione del Festival di Sanremo sarà affidata ad Amadeus, con Cecchetto direttore artistico. Fiorello e Jovanotti possibili ospiti.

Amadeus nei camerini Rai (Instagram)

La paura fa settanta. Il Festival di Sanremo, infatti, è giunto alla settantesima edizione e, dopo il Baglioni bis, costellato da soddisfazioni ed anche qualche polemica, in Viale Mazzini hanno deciso di passare il testimone ad Amadeus. La scelta è stata resa nota da qualche mese, il conduttore ravennate – uomo di punta della rete ammiraglia insieme a Carlo Conti – dovrà serrare le fila della kermesse canora.

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Amadeus si è aggiudicato questo ruolo, tanto difficile quanto ambito, dopo anni in cui ha dimostrato di saperci fare portando ascolti floridi in Rai con ogni contenuto proposto: da “Stasera tutto è possibile” ai “Soliti ignoti”, passando per “Reazione a Catena” e “Ora o mai più”.

Sanremo: dopo la rivoluzione Baglioni, arriva Amadeus con Cecchetto direttore artistico

Amadeus col cast di “Ora o mai più” (Instagram)

Incarna il prototipo del conduttore posato, simpatico e capace, in grado di alimentare il minor numero possibile di polemiche: l’uomo giusto al momento giusto, perlomeno quello che serve alla Rai attualmente che non ha alcuna intenzione di ripetere l’esperienza – seppur soddisfacente – di Baglioni. Il cantante, allora anche direttore artistico della manifestazione, ha trascinato con sé una miriade di critiche per alcune prese di posizione dovute alla politica dei tempi.

Niente di insormontabile, ma in Viale Mazzini mal sopportano il clamore mediatico in chiave negativa e quando parte dell’establishment inizia a remare contro scelgono di cambiar rotta: così è stato anche stavolta, Amadeus avrà, dunque, il duro compito di ridare una quadra ad uno spettacolo che ormai basa quasi interamente sul folklore la sua riuscita.

Amadeus e Cecchetto con Fiorello e Jovanotti, Sanremo sull’onda dei revival

La musica sarà protagonista, come al solito, per questo accanto ad Amadeus servirà una figura competente in grado di restituire i canoni adatti per metter su un’architettura omogenea di partecipanti: gli anni radiofonici del conduttore non bastano a sopperire questa lacuna. Perciò la rete ammiraglia avrebbe pensato a Claudio Cecchetto che delle radio, in Italia, è un po’ il padrino.

Cecchetto chiama, per forza di cose, la partecipazione (quasi implicita) di due suoi pupilli: Fiorello e Jovanotti. Tra l’altro lo showman siciliano, a novembre, torna in Rai col suo nuovo spettacolo dopo gli ultimi anni a Radio Deejay. E il pensiero, sapendo tutto questo, non può che tornare ai tempi d’oro di Via Massena quando Fiorello, Amadeus e Jovanotti erano protagonisti sotto l’ala protettrice di Cecchetto. Il nuovo Sanremo rischia di diventare uno sliding doors perenne: forse è proprio quello di cui abbiamo bisogno. Staccare la spina da ogni rancore, emozionarci con nuove colonne sonore e pensare con leggerezza al futuro. Tipi così sono in grado di farlo e di convincerci, col loro estro, che sia giusto così.

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