Il coniglietto pasquale è uno dei simboli della Pasqua, amatissimo dai bambini ma anche dagli adulti, la Pasqua non sarebbe la stessa senza di lui. Ecco perchè è stato associato alla Pasqua diventando un must.
Qual è la prima cosa che ti viene in mente quando pensi alla Pasqua? Dal punto di vista della fede cristiana, la prima immagine potrebbe essere la croce di Cristo o la tomba vuota, dal punto di vista commerciale invece, in generale, è più probabile che sia il coniglietto pasquale, tra le uova colorate, a venire in mente.
Il coniglio come simbolo di Pasqua
Durante il periodo di Pasqua veniamo bersagliati da un blitz di immagini dai media e dalle mercanzie esposte sugli scaffali dei negozi che richiamano principalente proprio all’allegro coniglietto.
Ma come ha fatto un coniglio che distribuisce uova a diventare un simbolo così rappresentativo della Pasqua?
Ci sono diverse ragioni per cui il coniglio, o la lepre, viene associato alla Pasqua, tutte legate a celebrazioni o credenze pagane.
La ragione più ovvia è legata alla fertilità della lepre. La Pasqua arriva in primavera e celebra una nuova vita. Il significato cristiano della nuova vita attraverso Cristo e quello commerciale sono diversi, ma si fondono gradualmente. In questo contesto dunque si poteva inserire solo un animale, come la lepre, che produce molti discendenti.
Il coniglio, o meglio la lepre, è anche un antico simbolo per la luna e la data della Pasqua dipende dalla luna. Questo potrebbe aver portato la lepre ad essere associata alle celebrazioni pasquali.
La tana del coniglio è un’altra motivazione che ha portato questo animale ad essere parte delle celebrazioni pasquali: per i credenti, il coniglietto che esce dalla galleria sotterranea, viene visto simbolicamente come Gesù che esce dalla tomba. Questa è la ragione per la quale a questo simbolo preesistente è stato dato anche un significato cristiano.
Il coniglio di Pasqua, dalle origini ad oggi
L’idea del coniglio associata alla Pasqua è nato in Germania, e successivamente è approdata in America grazie agli immigrati tedeschi. In America però il ruolo del coniglio pasquale ha subito una variazione diventando quello basato sul modello americano a noi tanto comune, ovvero il coniglietto di Pasqua di cioccolata, pastafrolla o caramelle.
La tradizione originaria della Germania, prevedeva che i bambini per Pasqua costruissero dei simpatici nidi per il coniglio, nidi molto fantasiosi, realizzati con materiali di fortuna e di ogni genere, dai cappelli, alle cuffie o alle scatole di carta al posto dei comuni nidi di oggi. Una volta che i nidi erano pronti, i bambini li mettevano in un luogo appartato per evitare di spaventare il timido coniglio. Il giorno di Pasqua i bambini davano luogo alla caccia alle uova di Pasqua coloratissime che il coniglio pasquale, secondo la tradizione, avrebbe messo nei nidi per divertire i bimbi.
I nidi accattivanti e pieni di uova colorate non hanno avuto grandi problemi a spopolare e a diffondersi al di là della dogana.
Gli immigrati, di ritorno nel sud della Germania, portarono con sè i primi coniglietti di pasta frolla e caramelle e fu così che divennero popolari all’inizio del diciannovesimo secolo.
Questa usanza ha poi attraversato l’Atlantico, ed è per questo che i bambini oggi mangiano conigli di caramelle e di cioccolato a Pasqua.
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