Tappeto macchiato, perché buttarlo? In casa abbiamo tutto quello che ci serve

Elegante e bello, il tappeto fa subito arredamento ma quando è macchiato diventa un problema: rimediare è facile con questi trucchi

Bello ed elegante il tappeto in casa, ma non lo ricomprerei. Quante volte lo abbiamo pensato fissando le macchie e i peli del cane sul tappeto di casa. Uno degli oggetti d’arredamento più gettonato nelle nostre case improvvisamente diventa uno dei nostri peggiori nemici e nemmeno che ne accorgiamo. Oppure lo facciamo quando è tardi.
Con il tempo, come succede con le tende e i divani, anche i tappeti diventano terreno fertile per polvere, batteri e acari. In più con l’uso, non solo in presenza di bambini, è facile che ci finisca sopra un po’ di vino, una cucchiaiata di gelato, briciole di patatine.

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Tappeto macchiato Chedonna.it

Ecco perché innanzitutto ci serve una pulizia regolare: solo così possiamo assicurare l’igiene dell’ambiente circostante e la salute di tutti. Ma cosa significa regolare? Vuol dire che almeno una volta al mese ci tocca portare il tappeto in lavanderia?
In realtà no perché una pulizia approfondita può essere fatta tranquillamente in casa usando i prodotti e le tecniche giuste. Vediamo insieme come fare, partendo dalle regola di base: perè il materiale dei tappeti, a meno che non siano completamente sintetici, è diverso da tutti gli altri e merita rispetto.
Questo significa in caso di macchia mai strofinare un panno o una spazzola sulla superficie perché causerebbe abrasioni o, ancora peggio, la farebbe penetrare ancora più in profondità. Inoltre mai utilizzare un panno già impiegato per la pulizia di altri oggetti. Deve essere sempre nuovo o almeno lavato in precedenza. I tappeti assorbono lo sporco con grande facilità e uno straccio già sporco farebbe danni.

Tappeto macchiato, perché buttarlo? Quattro ingredienti per pulirlo a fondo e due sono una sorpresa

Ma quali sono i prodotti casalinghi migliori per smacchiare, trattare e pulire un tappeto di casa? In generale, ma poi scenderò nello specifico, per le macchie è super l’aceto, mentre contro le tracce di olio o di unto il bicarbonato e amido di mais. E ancora, per le superfici in fibre naturali il sapone di Marsiglia e il bicarbonato vanno alla grande.
Ora però scendiamo nello specifico e vediamo come fare, partendo con l‘aceto bianco che è antibatterico e disinfettante. Basta mezzo bicchiere in un in un secchio d’acqua tiepida (per non rovinare le fibre) e munirsi di un panno di cotone o in microfibra andranno benissimo.
Alcuni consigliano di aggiungere anche qualche scaglia di sapone di Marsiglia, per aumentare l’efficacia dell’azione di questo detergente fai da te.
Prima di tutto passiamo l’aspirapolvere, in modo da eliminare quella più superficiale. Finita questa prima fase passiamo con delicatezza sul tappeto il panno imbevuto di acqua e aceto, seguendo il verso del tessuto e senza pressare troppo. In estate possiamo farlo asciugare all’aria aperta, ma non sotto il sole perché rischiamo di rovinarlo.

L’alternativa all’aceto si chiama bicarbonato di sodio. Anche in questo caso partiamo con una passata di aspirapolvere sia sulla parte anteriore del tappeto, quella all’aria, che su quella posteriore, appoggiata sul pavimento.
Se il tappeto non è troppo sporco o macchiato possiamo solo spargere un po’ d’ bicarbonato, lasciarlo agire per 1 ora e poi passare l’aspirapolvere per eliminarlo. In alternativa prepariamo una miscela di bicarbonato e amido di mais per creare un composto plasmabile, da spalmare sulla macchia. Lo lasciamo agire almeno quattro ore e poi, sempre con l’aiuto dell’aspirapolvere, lo facciamo sparire.
In fondo però ho tenuto i due metodi più strani, eppure efficaci: la schiuma da barba e lo shampoo, a patto che non siano prodotti specifici e quindi più aggressivi. Li spalmiamo in modica quantità sulla macchia. Lasciamo agire due ore e poi togliamo tutto con un panno bagnato oppure una spugnetta non abrasiva.

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