Diritti tv, il calcio italiano si interroga: le possibilità per i prossimi anni

Diritti tv, il mondo del calcio italiano si interroga sul futuro. Diversi argomenti all’ordine del giorno, Assemblea di Lega in programma a Milano: tutti i club di Serie A presenti.

Diritti tv, le possibilità per il calcio italiano (Getty Images)
Diritti tv, le possibilità per il calcio italiano (Getty Images)

Diritti tv, in un hotel di Milano è iniziata l’Assemblea della Lega Serie A per fare il punto sulla questione diritti televisivi: la questione è particolarmente spinosa se rapportata agli ultimi sviluppi che hanno visto i massimi esponenti della Lega disquisire anche in maniera animata con i colossi Sky e DAZN riguardo al pagamento di alcune rate in tempo di pandemia. Situazione che ha portato successivamente a un’aspra diatriba legale in via di risoluzione. Ora bisogna decidere come muoversi per il futuro: scelta da fare ogni triennio, solitamente il periodo di durata degli accordi, stavolta la partita vede includere anche i colossi dello streaming che faranno la “guerra” alle celebri emittenti.

DAZN è un ibrido: azienda basata sulla trasmissione in streaming che, però, è sbarcata anche in tv grazie all’accordo con Sky. Dettaglio affatto trascurabile che consentirebbe all’azienda di giocare un doppio ruolo su diversi fonti. Tornando all’Assemblea, sono presenti tutti i 20 club di Serie A con un rappresentante per ciascuna compagine: riunione tenuta nel massimo rispetto delle norme anti-Covid. All’ordine del giorno c’è la votazione in merito all’offerta della cordata formata da Cvc, Advent e Fsi che porterebbe nelle casse della Lega ben 1,7 miliardi per il 10% delle media company pronti a gestire tutti gli aspetti commerciali.

Calcio, diritti tv: assemblea di Lega a Milano, i temi all’ordine del giorno

Diritti tv, la Lega Serie A convoca i club in Assemblea (Getty Images)
Diritti tv, la Lega Serie A convoca i club in Assemblea (Getty Images)

Da tempo si ventilava, infatti, l’ipotesi di un ingresso da parte di eventuali partner commerciali che aiutassero l’indotto del calcio italiano a riemergere dalla crisi economica dopo lo scoppio della pandemia: gli effetti disastrosi, anche sul mondo del calcio, possiamo riscontrarli banalmente anche da un calciomercato di riparazione piuttosto scialbo: si compra e si vende poco.

In ballo, quindi, non solo i diritti televisivi ma anche il futuro della Lega nella sua composizione: ragion per cui, il numero uno dell’organizzazione, Paolo Dal Pino, ha invitato gli interlocutori a ponderare ogni decisione. Non solo in base all’offerta fondi, ma anche in chiave gestionale del business in maniera globale: il calcio italiano deve continuare ad affacciarsi sul mondo e un piano strategico rassicurante anche dal punto di vista economico e organizzativo può ancora fare la differenza, nonostante tutto. Permane, poi, l’ipotesi di un canale dedicato – anche a livello industriale non solo crossmediale – che funga da vetrina per le attività della Lega, affinché non ci sia più un margine così ampio fra chi il calcio lo fa e chi, invece, per fortuna, lo vive.

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