Come eliminare i problemi di concentrazione nei bambini: regole e consigli

La casa può essere una fonte continua di distrazione per i bambini che devono studiare. Per questo i genitori hanno un ruolo importante

Se gli adulti hanno problemi molte volte a concentrarsi, figuriamoci i bambini. Parliamo soprattutto di quelli nei primi anni delle elementari, quando passare dal gioco allo studio è un’impresa non semplice. Ma come esistono i problemi di concentrazione nei bambini, esistono anche le soluzioni e quello dei genitori è un ruolo fondamentale.

Il primo passo è quello di fare capire al bambino che il tempo del gioco non è finito, ma deve far trovare spazio anche ad altro. Per questo le mamme e i papà devono essere intelligenti, trasmettendo il giusto messaggio e i giusti stimoli. Lo studio, l’applicazione sono conquiste che arrivano con il tempo, con piccoli passi graduali. Ancora di più adesso che molti sono stati costretti a passare settimane o mesi a casa, dove non è proprio come in un’aula scolastica.
Un errore da non commettere mai è quello di pensare che il bambino non abbia voglia di studiare, ancora di più se lo andiamo a raccontare in giro. Per lui mettersi sui libri e sui quaderni è comunque una responsabilità. Pressarlo ancora di più, stressarlo dicendo che non fa mai niente e non è attento rischia solo di produrre l’effetto contrario.

La distrazione non è di per sé un difetto, deve essere solo incanalata in un percorso che proceda di pari passo con l’evoluzione fisica e psicologica dei nostri figli. Tanto, quando arriva la crescita anche la memoria e la concentrazione miglioreranno.

Problemi di concentrazione nei bambini, il ruolo dei genitori

bambini concentrazione
pixabai

Dopo aver fatto tutto questo quadro generale, scendiamo nei particolari. Quale può essere il ruolo di un genitore per cancellare o almeno attenuare i problemi di concentrazione nei bambini?
Regola fondamentale è quella di creare le giuste condizioni. Quindi ricordarsi che il riposo e le ore di sonno sono fondamentali per avere la giusta memoria e la concentrazione. Durante il sonno infatti il nostro cervello lavora sempre, rielabora concetti e immagini da tenere poi pronte quando serve. Quindi cercate di farlo riposare il giusto numero di ore e in un ambiente tranquillo.

Allo stesso modo, non potremo mai chiedere al bambino di concentrarsi se ci sono televisione, stereo, radio, pc accesi, se intanto che studia noi parliamo forte al cellulare. I rumori e il caos continuo sono distrazioni dalle quali è difficile riprendersi.
E ricordiamoci sempre che alternare momenti di pausa a momenti di studio aiuta a rendere meglio. Non è tanto un problema di tempo, ma di qualità che mettiamo nel tempo dedicato alla scuola. Per questo dobbiamo curare bene anche l’alimentazione del bambino, con un regime alimentare equilibrato e non pesante. Altrimenti nel pomeriggio sarà più portato a dormire che a mettersi sui libri.

Ma è importante che un genitore segua anche nel modo giusto le attività scolastiche del figlio. Quando vedete che non si concentra, continuare a ripetergli che sbaglia, che tanto non capisce nulla, che non arriverà mai da nessuna parte, è un errore da matita rossa. Deve essere invece incoraggiato e stimolato, quando serve anche gratificato. Sbagliare capita a tutti, prima riuscite a trasmettergli questo messaggio, meglio sarà.

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