Oggi è un grandissimo cantautore, amatissimo dai sorcini, con una carriera straordinaria alle spalle che ha venduto milioni di dischi, ma qui era solo un bambino.
In questa foto era un bambino e, forse, avrà avuto intorno ai sei anni. Oggi è uno dei più grandi cantautori italiani. Alle spalle ha una carriera brillantissima, ha venduto milioni di dischi, ha attraversato vari decenni riuscendo sempre a rinnovarsi.
Istrionico, provocatorio, talentuoso e trascinatore, ha diviso per anni il pubblico e la critica. Sicuro del proprio talento, però, non si è mai arreso diventando un diamante della musica italiana. Oggi che ha compiuto 70 anni, ha ancora tanto da raccontare attraverso la sua arte e le sue canzoni molto amate dai suoi sorcini.
Avete capito di chi stiamo parlando?
Oggi è il re dei sorcini
Il bambino che avete visto nella foto è proprio Renato Zero. Nato dall’unione tra il poliziotto Domenico Fiacchini e l’infermiera Ada Pica, Renato Fiacchini, sin da giovanissimo, comincia a travestirsi e ad esibirsi nei vari locali romani. Alla fine degli anni Sessanta, Renato è ancora alla ricerca di un’identità che trova agli inizi degli anni Settanta presentandosi con il suo personaggio al pubblico.
Renato comincia a farsi strada nel mondo della musica conquistando sempre più fan che si definiscono “sorcini”. Nel corso degli anni è riuscito sempre a rinnovarsi e ad adattarsi ai tempi.
Nella sua lunga carriera, ha pubblicato 44 album, di cui 31 in studio, 8 live e 5 raccolte ufficiali e scritto più di cinquecento canzoni. Ha scritto brani per artisti come Ornella Vanoni, Patty Pravo, Alex Baroni, Marcella Bella e Daniele Groff ed è l’unico artista italiano ad avere album al numero 1 della classifica in sei decenni diversi.
Per festeggiare i suoi settant’anni che ha compiuto lo scorso 30 settembre ha pubblicato, per la gioia di tutti i suoi “sorcini” una trilogia dal titolo ZeroSettanta.
Visualizza questo post su Instagram
“Chi non conosce Renato, forse riuscirà a comprenderlo di più con ‘Zerosettanta’. I volumi sono nati da un’esigenza di spazio, perché avevo scritto talmente tanto e ricevuto belle sollecitazioni dai colleghi che tutto in un solo CD non ci stava”, ha detto recentemente a Radio Italia.