I 71esimi Emmy Awards hanno visto Game of Thrones trionfare ancora e battere il record di candidature per una serie televisiva: 32. Giro d’onore per i protagonisti.
Sono andati in scena ieri notte a Los Angeles, lasciando ancora una volta tutti di stucco: i 71esimi Emmy Awards, che premiano prodotti televisivi statunitensi, hanno visto trionfare per l’ultima volta Game of Thrones. La serie HBO sul magico mondo di Westeros è diventata un vero e proprio cult e, come per Breaking Bad nel 2015, ha salutato il pubblico con onore ringraziando nuovamente per il seguito e l’affetto dimostrato negli ultimi anni.
Il prodotto, tratto dai romanzi di George R., ha ottenuto il titolo di miglior serie drammatica per la quarta ed ultima volta. Inoltre GOT è stata protagonista anche per quanto riguarda il record di candidature: ben 32 nomination, numero più alto mai ottenuto per un’unica stagione. Tutto questo fa sì che “Il trono di Spade” diventi, senza ombra di dubbio, la serie più premiata nella storia degli Emmy Awards.
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71esimi Emmy Awards: GOT è la serie più premiata di sempre
57 vittorie in totale, nonostante l’usura del tempo, non sono facili da archiviare: i più informati ritengono che GOT avrà presto spin-off o sequel – in questo è accumunata con “Breaking Bad”, altra serie pluripremiata giunta al termine dopo 5 stagioni che, adesso, sta per sfondare un sequel sotto forma di lungometraggio – perché un capolavoro simile non può certo rimanere inespresso troppo a lungo.
“Sono stati dieci anni di sudate ma anche di lavoro con persone speciali e di talento. Siamo passati dal fuoco al ghiaccio e lo rifarei”, ha sottolineato Peter Dinklage ritirando il premio come miglior attore protagonista della serie drama che fa il paio con quello di miglior serie drama ottenuto da GOT quest’anno. Dunque, la serie è ufficialmente over ma – come ribadito ampiamente – non significa mettere automaticamente la parola fine al processo creativo.
Soprattutto se uno come David Benioff – tra i creatori della saga – rimarca: “Sono stati i migliori anni della nostra vita, avremmo voluto andare avanti ancora”. L’intenzione di un proseguo sembrerebbe esserci, resta da capire in quale forma. Nel frattempo, per quanto concerne le restanti categorie, il premio come miglior serie comedy va a Fleabag, quello di miglior miniserie invece se l’aggiudica Chernobyl e il titolo di miglior film-tv va a Black Mirror: Bandersnatch.
La manifestazione è stata, inoltre, impreziosita dal discorso di Bryan Cranston – il Walter White di Breaking Bad – che ha ricordato l’importanza (al giorno d’oggi) dei prodotti televisivi di qualità. Intanto, in moltissimi si stanno chiedendo se lo rivedremo – magari anche con un cameo – nel film dedicato alla serie di Albuquerque in arrivo su Netflix l’11 ottobre: “La tivù non è mai stata più grande ed importante di ora. E mai così maledettamente ben fatta”, ha concluso.
Nell’ordine l’elenco completo dei vincitori:
Miglior drama
Game of Thrones
Miglior comedy
Fleabag
Miglior miniserie
Chernobyl
Miglior film-tv
Black Mirror: Bandersnatch
Miglior attore di una serie drama
Billy Porter, Pose
Miglior attrice di una serie drama
Jodie Comer, Killing Eve
Miglior attore di una serie comedy
Bill Hader, Barry
Miglior attrice di una serie comedy
Phoebe Waller-Bridge, Fleabag
Miglior attore non protagonista di una serie drama
Peter Dinklage, Game of Thrones
Miglior attrice non protagonista di una serie drama
Julia Garner, Ozark
Migliore attore non protagonista di una serie comedy
Tony Shalhoub, The Marvelous Mrs. Maisel
Miglior attrice non protagonista di una serie comedy
Alex Borstein, The Marvelous Mrs. Maisel
Miglior attore in una miniserie o film-tv
Jharrel Jerome, When They See Us
Miglior attrice in una miniserie o film-tv
Michelle Williams, Fosse/Verdon
Miglior attore non protagonista in una miniserie o film-tv
Ben Whishaw, A Very English Scandal
Miglior attrice non protagonista in una miniserie o film-tv
Patricia Arquette, The Act
Miglior regia per una serie drama
Jason Bateman, Ozark (Reparations)
Miglior regia per una serie comedy
Harry Bradbeer, Fleabag (Episode 1)
Miglior regia per una miniserie o film-tv
Johan Renck, Chernobyl
Miglior sceneggiatura per una serie drama
Jesse Armstrong, Succession (Nobody is ever missing)
Miglior sceneggiatura per una serie comedy
Phoebe Waller-Bridge, Fleabag (Episode 1)
Miglior sceneggiatura per una miniserie o film-tv
Craig Mazin, Chernobyl
Miglior guest star femminile di una serie drama
Cherry Jones, The Handmaid’s Tale
Miglior guest star maschile di una serie drama
Bradley Whitford, The Handmaid’s Tale
Miglior guest star femminile di una serie comedy
Jane Lynch, The Marvelous Mrs. Maisel
Miglior guest star maschile di una serie comedy
Luke Kirby, The Marvelous Mrs. Maisel
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