Briatore dice sì a Salvini: “Pronto a diventare ministro”

L’imprenditore ed ex dirigente di una scuderia di Formula 1 Flavio Briatore si è proclamato disponibile ad entrare in politica.

La crisi di governo proclamata la scorsa settimana dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha aperto di fatto la campagna elettorale e con essa gli scenari riguardanti i possibili candidati del nuovo esecutivo. Tra questi potrebbe esserci un nome noto dello show biz e dell’imprenditoria tricolore.

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Briatore disponibile ad affiancare Salvini

Getty Images

Nel corso di un’intervista al quotidiano Il Foglio Flavio Briatore ha rivelato di non essere interessato a creare un movimento/partito, ma ha ammesso di apprezzare la politica dell’attuale vice premier. In particolare il manager di Verzuolo si è detto pronto ad unirsi a Matteto Salvini qualora lo proponesse come Ministro del Turismo.

Potrei dirgli di sì, a patto di esser messo nelle condizioni di fare le cose“, ha affermato. “Il tempo è prezioso, specie alla mia età. Se ne sottraggo un po’ a mio figlio e alla mia famiglia, non voglio sprecarlo in commissioni inutili a sentire idioti che non hanno mai viaggiato in vita loro“.

Parlando invece della frattura definitiva tra il M5S e la Lega che costringerà gli italiani a tornare al voto, l’ex boss della Benetton Renault di F1 ha sostenuto: “In generale, io evito di lavorare in società perché si è più vincolati. Quando lo faccio mi garantisco sempre la quota di maggioranza e, appena ho il sentore che le cose non vanno per il verso giusto, sciolgo la società. Nel caso specifico le due parti non vanno d’accordo su nulla”.

Di chiacchiere se ne sono sentite già sentite troppe. Matteo farebbe bene ad andare per la sua strada, ha aggiunto. “La gente gli manifesta affetto nelle piazze perché si aspetta da lui gesti concreti per dare una scossa al Paese con una squadra preparata e capace“.

Infine alla domanda provocatoria se si senta il Trump nazionale, Briatore ha replicato: “Il paragone con il presidente degli Stati uniti mi onora. Donald ha un talento impareggiabile. Lo conosco dagli anni ’90 e penso di essere stato il primo a portarlo in Europa. Quando si è candidato alla Casa Bianca, aveva tutti contro. Inclusi i suoi“.

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